CRONACA

‘Ndrangheta, arrestati 6 latitanti tra Argentina, Costa Rica e Albania

Dopp otto mesi di ricerche, sei latitanti della ‘Ndrangheta sono stati arrestati in Argentina, Costa Rica e Albania. Tutto ebbe inizio nel novembre 2019 con l’Operazione Magma 2007, un’indagine sul traffico internazionale di droga gestito dalla ‘ndrina Bellocco di Rosarno, culminata nel blitz che portò al sequestro di 400 kg di cocacina, 30 kg di hashish e armi detenute illegalmente. In quell’occasione i sei criminali riuscirono a scappare.

Gli investigatori, però, grazie al lavoro coordinato dalla Direzione centrale della polizia criminale, guidata dal prefetto Vittorio Rizzi, dall’Interpol nell’ambito del progetto Ican (Interpol cooperation against ‘ndrangheta), dal Scico della Guardia di Finanza di Roma (Servizio centrale di coordinazione Sulla criminalità organizzata) e dal Gico di Reggio Calabria, sono rimasti sulle loro tracce, svelandone gli affari illeciti.

Il gruppo criminale faceva entrare la droga in Italia tramite una fitta rete di rapporti e importanti possibilità finanziarie. Le sostanze stupefacenti, trasportate da una parte all’altra dell’oceano con le navi, venivano nascoste in appositi borsoni all’interno dei container.

 

‘Ndrangheta, gli arresti

Tre latitanti sono stati arrestati in Argentina martedì alle 19 (ora italiana), uno in Costa Rica la scorsa notte alle 2.30, due in Albania (uno era già stato arrestato lo scorso 26 maggio scorso ad Elbasan).

A Buenos Aires, Argentina, sono stati arrestati Ferdinando Saragò, 79 anni di Rosarno (Reggio Calabria), Giovanni Di Pietro, 56enne romano, e Fabio Pompetti, 54 anni, argentino. Saragò era il corriere di fiducia della ‘ndrina che faceva la spola tra Sud America e Calabria. Di Pietro era l’uomo di mezzo tra narcos e le cosche italiane. Nel 1978 aveva partecipato al rapimento di Franz Trovato, figlio di un industriale locale, ucciso dopo venti giorni di prigionia. Pompetti invece era “l’interlocutore privilegiato”, portavoce dei fornitori della droga sudamericani nei rapporti con la ‘Ndrangheta.

In Costa Rica è stato preso Franco D’Agapiti, 74 anni, nato a Velletri, importante intermediario per far entrare la droga nel porto di Gioa Tauro e punto di appoggio, grazie al suo albergo a San Josè , di molti criminali.

In Albania è stato arrestato Bujar Sejdinaj, 61 anni alias ‘lo zio’, uomo di fiducia dei Bellocco in quell’area.

Oltre a confermare il volto globale della ‘Ndrangheta, l’operazione ha dimostrato che la cooperazione internazionale tra le forze di polizia è uno dei pochi modi piu efficaci per sconfiggerla.

Mario Boniti