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“Nel Cts persone che hanno visto la pandemia soltanto in tv”, Crisanti: “Rischio lockdown per Natale”

Potrebbe essere necessario un lockdown in Italia durante le feste di Natale per bloccare la diffusione del coronavirus, ed aumentare l’efficienza del tracciamento dei contagi sul territorio. Sono preoccupato per la limitata capacità che abbiamo di bloccare la trasmissione del coronavirus sul territorio. Riusciamo a mettere in quarantena solo il 5% dei positivi. Le terapie intensive e i decessi da Covid-19 aumentano sempre con alcune settimane di ritardo rispetto all’aumento dei contagi. Visti i dati, ci aspettiamo quindi un incremento del loro numero nei prossimi giorni”.

Assurto all’attenzione del Paese come un ‘eroe’, per aver agito con precisione ed urgenza, salvando di fatto il Veneto proprio nel momento peggiore dimostri e contagi, Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Medicina molecolare dell’università di Padova, e del laboratorio di Microbiologia e virologia dell’azienda ospedale-università di Padova, ha affidato le sue ‘serie’ preoccupazioni a Rainwes.

Crisanti: “Nel Cts persone che hanno visto la pandemia soltanto in tv”

Un’analisi della situazione piuttosto cruda, che finisce per coinvolgere anche quanti deputati ad arginare la diffusione della virulenza: “Nel Comitato tecnico scientifico manca il supporto tecnico e scientifico degli esperti del mondo accademico. Le persone che ne fanno parte hanno visto la pandemia solo in televisione e non sul campo“.

Max