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Parità salariale: l’esempio di una Rsa di Bologna, dove gli stipendi femminili sono uguali a quelli degli uomini

Villa Giulia è una casa residenza bolognese per anziani, a trazione femminile. Villa Giulia è una casa residenza bolognese per anziani, a trazione femminile.

Dal Consiglio di Amministrazione che è composto al 50% da una donna (realtà poco diffusa) ai responsabili amministrativi alle principali figure di assistenza sociosanitaria, il personale è composto da donne (l’86%).

Il 36% del totale operatrici di Villa Giulia ha un’età compresa tra i 30 e i 50 anni mentre il 62% è over 50.

Soprattutto dopo la pandemia, la struttura ha scelto di investire nel personale con un’incidenza dei relativi costi (il 42%) sul totale dei costi complessivi, garantendo altresì una parità anche sul piano economico.

La coordinatrice della Rsa bolognese: “La paga base è identica sia per gli uomini che per le donne, a differenza di altri settori dove c’è ancora discrepanza”

“Nella nostra residenza – spiega la coordinatrice dott.ssa Ivonne Capelli – la paga base è identica sia per gli uomini che per le donne, a differenza di altri settori dove c’è ancora discrepanza e il salario degli uomini risulta essere più alto a causa di contratti collettivi nazionali di lavoro molto vecchi che prevedevano tale differenziazione. A Villa Giulia la parità è a 360 gradi”.

Una Rsa caratterizzata da una forte maggioranza di donne, un esempio anche sotto il profilo multiculturale

 Al 30 aprile di quest’anno il personale medico e sanitario oltre che socio-assistenziale di Villa Giulia, registra una forte maggiore di donne a partire dalle mansioni apicali e di maggiore responsabilità. È “rosa” il coordinatore dei fisioterapisti ma anche la guida del servizio di animazione professionale. Solo il 14% del personale di Villa Giulia è rappresentato da uomini, tra dipendenti e collaboratori.

 

Inoltre, la CRA di Pianoro è inoltre un esempio di impresa multiculturale

Se il 44% del personale è composto da italiane, il 56% comprende lavoratrici provenienti da altri paesi d’Europa e del mondo tra cui Polonia, Romania, Moldavia, Filippine, Albania, Marocco, Nigeria, Madagascar, Costa D’Avorio, Mongolia. La maggior parte di loro svolge mansioni di assistenza (28 unità), al fianco di professionisti tecnici e specialisti (6), infermieri (5) e altro personale (17).

La coordinatrice della Rsa bolognese: “Ci impegniamo ogni giorno a mettere in pratica politiche di genere con una partecipazione al femminile, per una società più equa e sostenibile”

“L’obiettivo di sostenibilità n. 5 dell’Agenda ONU prevede entro il 2030 il raggiungimento della parità di genere e Villa Giulia da anni contribuisce attivamente non solo includendo nel proprio staff le donne ma impegnandosi nel garantire loro un lavoro stabile. Bisogna dire a tale proposito che il 96% dei nostri dipendenti ha un contratto a tempo pieno e indeterminato, a fronte del 4% a tempo determinato e parziale. Ci impegniamo ogni giorno a mettere in pratica politiche di genere con una partecipazione al femminile, per una società più equa e sostenibile”, aggiunge ancora la coordinatrice dott.ssa Capelli.

 Ma non solo, con l’obiettivo di aumentare i livelli di benessere di lavoratori e lavoratrici, la Direzione porta avanti da anni iniziative di Wellness aziendale come i corsi di ginnastica e movimento rivolti al personale di Villa Giulia, selezionata tra le imprese sostenibili di Emil Banca. Le attività si svolgono nella palestra e nei mesi estivi all’esterno della struttura.

Una filosofia di welfare che si articola anche in altri servizi a beneficio dei lavoratori: supporto psicologico, convenzioni bancarie, convenzioni con Studio di servizi per disbrigo pratiche, adesione a Fondo integrativo sanitario e altro ancora.

Max

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Max Tamanti