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Regioni ‘a colori’: “Pronto un fondo per garantire risorse in caso di variazioni da una fascia all’altra”, annuncia Conte

Non è una giornata felice, in particolare per molte aree del Paese ci sono cittadini costretti a un regime più restrittivo e penalizzante, con misure che limitano la circolazione, rischiano di deprimere tanti ristoratori, tanti operatori economici, pensiamo anche all’indotto“. Tuttavia, aggiunge, “il governo ha adottato dei riduttori di velocità, abbiamo un treno che sta correndo e abbiamo già cercato di fermare, ma ora se non fermiamo rischia di travolgerci. Noi non stiamo dando schiaffi a nessuno, e non c’è la deliberata volontà di penalizzare zone a scapito di altre”.

Da oggi entra in vigore il nuovo Dpcm, e l’applicazione degli ormai ‘famigerati’ colori che determineranno l’entità della virulenza in una specifica regione.

Conte: “Non veglie o cenoni ma un Natale per ripartire i consumi”

Una decisione anche tardiva, che il governo doveva prendere, ma ancora una volta Conte torna a parlarne, come volesse quasi scusarsene, e ribatte: ”Se riusciamo a intervenire riusciremo ad affrontare le settimane che verranno con un margine di serenità. Non ho mai detto che faremo veglie e cenoni – premette mettendo subito le mani avanti – ma se riusciamo a contenere la curva dei contagi possiamo far ripartire i consumi sotto Natale e sarebbe utile per tutti”.

Conte: “E’ chiaro che un ristoratore non è contento di chiudere alle 18”

A riprova della convinzione di questa decisione da parte dell’esecutivo,  il capo del governo tiene a far notare che anche “Altri Paesi in Europa sono andati in lockdown, noi abbiamo un sistema monitoraggio da 6 mesi, condiviso anche dalle Regioni, che ci mette nella condizione di dosare le misure. E’ chiaro che un ristoratore non è contento di dover chiudere o anticipare la chiusura alle 18, parlo allo chef Bottura che ci ascolta, trovarsi con una chiusura è molto penalizzante e la possibilità di fare asporto e consegna a domicilio sono dei palliativi”.

Conte: “Il governo non ha lavorato per impedire la seconda ondata? Abbiamo speso miliardi”

Quindi il premier ne approfitta anche per togliersi un sassolino dalle scarpe: “C’è una vulgata secondo cui addirittura il governo non avrebbe fatto nulla per fermare la pandemia. Noi abbiamo investito miliardi nelle scuole, nei trasporti, a luglio abbiamo prorogato lo stato di emergenza, abbiamo imposto protocolli anche in spiaggia, ma l’ondata è arrivata lo stesso. Adesso dobbiamo adottare misure diversamente graduate, ma con il rispetto delle regole ne usciremo”.

Conte: “Capito che i ristori erano modesti, li abbiamo raddoppiati”

Quanto poi alla categoria dei ristoratori, tra quelle maggiormente penalizzate, “vivono in modo non meno oppressivo le misure decise e lo capisco perfettamente. Io però mi sono assicurato che contemporaneamente ai due ultimi Dpcm varati, si lavorasse per trovare le risorse da mettere sul tavolo, oggi entrano le nuove misure e oggi entriamo in Cdm con il dl ristori bis”. Ed infatti, sottolinea ancora Conte,  “Ci siamo accorti che i ristori erano modesti e li abbiamo moltiplicati. Chi li ha già ricevuti li può raddoppiare fino al 200%. Ci siamo affidati a un meccanismo gestito dall’Agenzia delle entrate per agire nel modo più rapido possibile, e in un paio settimane accreditare le somme. Serve liquidità, ce ne rendiamo conto“.

Conte: “Pronte altre risorse per eventuali variazione di fascia delle regioni”

Anzi, proprio nel decreto oggi al vaglio del Cdm, annuncia Conte, “abbiamo creato un fondo con delle risorse, per garantire stanziamenti immediati se dovessero esserci variazioni da una fascia all’altra, tra zone gialle, arancioni e rosse”. Poi, tornando ai ristoranti, il presidente del Consiglio racconta di averne – occasionalmente – e lungamente approfondito, con con lo chef stellato Massimo Bottura, il presidente del Consiglio rassicura che “sono richiesti dei sacrifici ora ma con gli indennizzi e i ristori cerchiamo di creare una cintura di protezione da parte dello Stato per stringere i denti e affrontare con fiducia questa fase, per recuperare maggiore serenità. Capisco che questo non allevia la sofferenza, il disagio, anche psicologico, però dobbiamo guardarci negli occhi, chef Bottura, e dirci: se il treno sta correndo possiamo tenere aperte attività che stimolano la socialità e portano ad assembrarsi?”.

Conte: “Ok alla rimodulazione dell’Iva ma non sul portarla al 4%”

Inevitabilmente il prestigioso chef pone anche la domanda relativa all’aspetto fiscale della situazione: “Sull’Iva le sono franco – replica attento il premier – già nella precedente legge di bilancio io stesso avevo proposto una rimodulazione. Attenzione però, portarla al 4% costa molti mld, quindi un intervento così secco lo vedo complicato, perciò non può essere messo subito sul piatto. Vedo però una riformulazione dell’Iva nell’ambito di una riforma del fisco più ampia. Oggi una riduzione così secca non è possibile, ogni punto di Iva in meno costa svariati e svariati miliardi, e non abbiamo tutti questi mld da porre sul tavolo”.

Conte: “Versamento acconti 2021 per dicembre? Stiamo valutando con il Mef”

Infine, riguardo all’eventuale sospensione – a dicembre – del versamento degli acconti 2021, il capo del governo spiega che “Valutiamo con il Mef, si tratta di soldi importanti e dobbiamo entrare nell’ottica che lo Stato è un’azienda, che riceve entrate e quando genera flussi di casse può generare uscite, non tiene i soldi per sé. Noi abbiamo fatto uno scostamento di bilancio di 20 mld, siamo andati in deficit proprio per sostenere le misure per fronteggiare il Covid, ma differire tutti i flussi di cassa significa anche compromettere i flussi in uscita. Adesso dateci il tempo per vedere cosa possiamo fare, stiamo facendo tutto il possibile e continueremo a farlo”.

Max