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Scuola, si riparte il 7 gennaio

La scuola ripartirà in presenza il 7 gennaio. Lo ha ufficializzato ieri il premier Giuseppe Conte, dopo aver “raccomandato un’apertura differenziata città per città, paese per paese”. L’intesa, raggiunta ieri nella conferenza tra Stato, Regioni, Province, Comuni e Città metropolitane prevede che solo il 50% degli studenti rientri in classe, salvo un aumento dei contagi, dopo le festività natalizie. Il piano prevede inoltre un pacchetto di linee guida per ripartire in sicurezza: il rafforzamento dei mezzi pubblici, scaglionamento degli orari e una corsia preferenziali per il tracciamento dei contagi tra gli studenti.

Roma, il piano del prefetto

Dopo il grande entusiasmo di ieri, la palla passa ai tavoli provinciali convocati dai prefetti. A Roma il piano prevede un ingresso scaglionato in due diverse fasce orarie: alle 8 è previsto l’ingresso a scuola del 40% degli studenti, mentre alle 10 il restante 60% per impedire affollamenti davanti agli istituti. Si uscirà alle 13.30 o alle 15.30. Fra i nodi da risolvere è se le lezioni si svolgeranno anche di sabato, con un sabato al mese per ogni scuola della regione.

Sul tavolo anche il nodo trasporti: i vertici di Atac e Cotral hanno chiesto più controlli alle fermate e nei punti nevralgici della città. A Roma l’ammontare di chi prende i mezzi pubblici per motivi studio rappresenta il 28% dell’utenza totale. Spostamenti che richiedono un potenziamento delle tratte nell’ora di punta e la discesa in campo, probabilmente, della protezione civile per assistere alle operazioni.

Mario Bonito