ESTERI

Elezioni Usa 2020, la Corte Suprema ha respinto il ricorso del Texas

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto il ricorso presentato da Ken Paxtonattorney general del Texas, contro il risultato elettorale in quattro Stati vinti da Joe Biden: Michigan, Wisconsin, Georgia e Pennsylvania. Con questa ulteriore sconfitta nei tribunali, si sono spente le reiterate speranze di Donald Trump di ribaltare l’esito del voto del 3 novembre.

Il ricorso, appoggiato da altri 17 Stati e da 126 deputati repubblicani, è stato boccato perché il Texas “non ha nessun diritto legale di contestare “il modo in cui un altro Stato svolge le proprie elezioni”. Nei giorni scorsi la Corte Suprema aveva già bocciato un esposto simile in Pennsylvania, Stato vinto da Biden con un margine di circa 81mila voti, per “insufficienza di prove”.

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Tutti i giudici della Corte, anche quelli nominati da Trump in questi quattro anni, hanno votato per respingere il ricorso. La Corte Suprema è composta da nove giudici. Sei sono conservatori: il presidente John Roberts, Samuel Alito, Clarence Thomas, Neil Gorsuch, Brett Kavanaugh ed Amy Coney Barrett (gli ultimi tre nominati da Trump). Gli altri tre, Stephen Breyer, Elena Kagan, Soi Sotomayor, sono progressisti.

“La Corte ci ha veramente deluso. Niente buon senso. Niente coraggio!”, ha commentato Trump su Twitter. “Nessuna sorpresa – ha replicato Michale Gwin, il portavoce del presidente eletto – decine di giudici, funzionari elettorali di entrambi gli schieramenti e lo stesso ministro della Giustizia di Trump hanno rigettato i suoi tentativi senza fondamento”.

Il 14 dicembre si riunisce il collegio elettorale composto da 538 grandi elettori, incaricati di nominare ufficialmente il prossimo presidente. Biden ha vinto vinto le elezioni, conquistando 306 grandi elettori. Trump ne ha ottenuti 232.

Mario Bonito