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Pietro Genovese e la dinamica dell’incidente di Corso Francia: “Non le ho viste, sono passato col verde”

Doveva essere un sabato sera come tanti. Amici, una festa, una corsa per arrivarci. Un istante è bastato per stravolgere tutto, rendere un sabato una tragedia che ha stroncato la vita di due sedicenni e rovinato inevitabilmente quella di un ragazzo poco più grande. Pietro Genovese (QUI la sua storia) era alla guida di un suv quando ha travolto Gaia e Camilla, che stavano rientrando a casa.

Pietro si è immediatamente fermato, ha cercato di soccorrere le due ragazze. Invano. Perché le due sedicenni non ce l’hanno fatta. Uno shock enorme anche per Pietro Genovese, portato in stato confusionale in ospedale. “Non le ho viste, sono passato con il verde”, ha detto il ventenne figlio del regista Paolo, autore di numerose pellicole di successo.

Incidente Corso Francia, le prime ricostruzioni

Ancora non è chiara la dinamica dell’incidente: le testimonianze dei presenti e video delle telecamere di sicurezza aiuteranno a fugare i dubbi. Le prime notizie però già si rincorrono, come la positività ai test di alcol e droga effettuati sul ragazzo. Da chiarire i valori di tali test, ma se confermati Pietro, già indagato per omicidio stradale, rischierebbe fino agli 8 anni di reclusione.

20 anni, liceo classico, la passione per la musica elettronica e anni passati a giocare a rugby. Questo il profilo di un giovane come un altro, magari più fortunato ad avere un padre facoltoso in grado di non fargli mancare niente. Un istante gli ha cambiato la vita e ne ha distrutte altre due. In attesa di capire cosa abbia provocato la tragedia. Se fatalità o esiziale imprudenza.