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Taglio parlamentari: raccolta di firme per un referendum contro

Come sempre, ad annunciarlo sembra dovesse trattarsi di ‘una passeggiata’, quasi fosse una pura formalità, invece… Tempo qualche settimana dagli eclatanti proclami pentastellati, ecco che, trasversalmente, si è compattato un comitato (composto da parlamentari di ‘ognidove’) che stamane alla Camera si è fatto promotore di un apposito referendum ‘contro la riduzione dei parlamentari’, definita “un attacco alla democrazia parlamentare”. In particolare a depositarlo, è stato il partito Radicale.
Nell’ambito della conferenza stampa seguita a Montecitorio, Giuseppe Gargani ha spiegato che “Il numero che diminuisce o non diminuisce è un dettaglio, il punto è che la strategia dei 5 Stelle è quella di delegittimare il Parlamento e se alla riduzione dei parlamentari si aggiungesse il vincolo di mandato si distruggerebbe totalmente il Parlamento e la sua funzione. Noi, attraverso questo referendum, dobbiamo spiegare all’opinione pubblica che il Parlamento ha una funzione essenziale e ineliminabile della democrazia e libertà del Paese”.
Come ha affermato Andrea Cangini (Forza Italia): “La democrazia parlamentare è oggetto di un’offensiva, questa riforma per come è stata pensata, con uno spirito da ragionieri e senza sensibilità politica, allarga ulteriormente il divario tra cittadini e istituzioni: ci saranno intere regioni che non potranno esprimere un senatore di opposizione, un fatto gravissimo. Siamo arrivati quasi a 50 firme al Senato, ne servono 65 e sono ottimista che le raccoglieremo“.
Dal canto suo Roberto Giachetti (Italia Viva), si è detto convinto de fatto che la proposta di referendum rivolta ai parlamentari riuscirà a raggiungere il numero di firme necessario: “La raccolta firme è aperta e sono fiducioso che il risultato lo raggiungiamo sia alla Camera che a Senato e non è escluso che alcune regioni, magari le più colpite in termini di rappresentanza, si possano unire a noi“.
Max