ECONOMIA

Bonus 600 euro coronavirus: cos’è, come richiederlo per autonomi e partite Iva

Il decreto Cura Italia ha previsto, per l’emergenza coronavirus, un investimento da 25 miliardi di euro per aiuti a tutti i cittadini, come ad esempio la possibilità di sospendere le rate del mutuo per la prima casa. Allo stesso tempo, si prevedono misure per i professionisti del settore sanitario e tutti i lavoratori, fra cui anche gli autonomi e le Partite Iva.

Per questi ultimi, è stato stabilito un bonus da 600 euro mensile, destinato nel dettaglio a tutti i lavoratori autonomi, professionisti, partite IVA e stagionali, oltre che ai lavoratori del settore agricolo, del turismo, dello spettacolo e degli stabilimenti termali.

Anche se in molti sono rimasti delusi da questa misura, auspicando interventi più sostanziosi, è importante sapere che cos’è il bonus 600 euro, a chi è destinato e come richiederlo al’Inps.

Bonus 600 euro: come fare domanda all’Inps, istruzioni, come fare, come funziona, ultime notizie

Le prime informazioni a proposito del bonus 600 euro sono riportate nel Messaggio INPS n. 1288. In questo documento, vengono delineate delle istruzioni sul bonus per alcune categorie particolari di lavoratori e in particolare come fare la domanda.

La prima cosa da sapere è che il bonus 600 euro non è cumulabile con altri tipi di erogazioni. Questo vuol dire che il bonus non può essere percepito da chi ha già, ad esempio, il reddito di cittadinanza.

La domanda per ottenere il bonus da 600 euro va fatta all’Inps per via telematica, utilizzando i canali consueti a disposizione dei cittadini sul portale www.inps.it. Questo vale sia per i semplici cittadini che per i patronati.

Per quanto riguarda le tempistiche, a quanto risulta il sistema informatico per effettuare la domanda del bonus 600 euro sarà ultimato entro la fine del mese di marzo 2020.

Bonus autonomi e partite IVA: cos’è, come funziona, chi può richiederlo

Posto che il bonus 600 euro sia stato pensato per autonomi e partite IVA, non tutti sono riusciti a capire bene cos’è, come funziona e le categorie di lavoratori che possono richiederlo.

Secondo il decreto Cura Italia, l’indennità spetta a diverse tipologie di professionisti, come ingegneri, avvocati, geometri. Inoltre, il bonus può essere richiesto anche da altri lavoratori autonomi che non sono iscritti all’Inps, ma ad altre casse previdenziali, ovvero i professionisti iscritti agli Ordini.

Nell’articolo 44 del decreto Cura Italia si specifica infatti che gli “autonomi iscritti a enti di diritto privato di previdenza obbligatoria” possano vedersi riconosciuta un’indennità qualora abbiano “cessato, ridotto o sospeso la loro attività”.

Ma come funziona il Bonus 600 euro per il Coronavirus e come richiederlo? Su questo, bisogna attendere che la procedura informatica dell’Inps venga messa a punto, ma appare chiaro che per fare domanda per il bonus da 600 euro, autonomi e partite IVA dovranno essere muniti dell’apposito Pin per effettuare tali operazioni telematiche.

È importante, quindi, per coloro che vogliono fare domanda per il bonus, richiedere all’Inps il proprio pin personale in tempo, per poter ottenere l’indennità.

Vediamo ora, nel dettaglio, tutti i professionisti a cui spetta il bonus 600 euro per il coronavirus.

Bonus 600 euro: come fare domanda per partita IVA, professionisti, co.co.co.

Per il mese di marzo, il Decreto Cura Italia prevede l’indennità da 600 euro per le seguenti categorie di lavoratori:

  • Liberi professionisti con partita IVA: la partita Iva deve essere attiva alla data del 23 febbraio 2020. Sono da includere i lavoratori che partecipano a studi associati o società semplici con attività di lavoro autonomo di cui all’articolo 53, comma 1, del T.U.I.R., iscritti alla Gestione separata dell’INPS;
  • Collaboratori coordinati e continuativi che abbiano un rapporto attivo al 23 febbraio 2020 e siano iscritti alla Gestione separata dell’INPS. Tali lavoratori devono essere titolari di un trattamento pensionistico diretto e sprovvisti di altre forme di previdenza obbligatoria;
  • Casse previdenziali professionali sono ammessi al Fondo di ultima istanza, quello previsto per gli ordini professionali e quindi riguarda ad esempio giornalisti, medici, geologi, architetti, avvocati.

Bonus 600 euro professionisti partite IVA: requisiti, a quanto ammonta, quanto spetta, fa reddito?

Per quanto riguarda i requisiti obbligatori per ottenere il Bonus 600 euro, è indispensabile essere in attività alla data del 23 febbraio 2020, essere iscritti alla Gestione separata dell’Inps (ma non titolari di pensione) e, ovviamente, non essere iscritti ad altre forme di previdenza sociale obbligatoria.

Inizialmente, il decreto Cura Italia aveva previsto questo bonus da 600 euro una tantum, ma in seguito il Ministero dell’Economia lo ha convertito in un bonus mensile, che dura fino alla fine dell’emergenza coronavirus.

Ad erogare l’indennità è l’Inps, che monitora anche i flussi delle erogazioni nel rispetto dei limiti economici definiti dal decreto.

Importante da sapere, questo bonus dove percepito non concorre alla formazione di reddito.

Bonus 600 euro Autonomi: chi può richiederlo, come funziona, come fare domanda

Per quanto riguarda i lavoratori autonomi, secondo il decreto l’indennità da 600 euro è prevista anche per i lavoratori autonomi.

Riassumendo, quindi, possono ottenere il bonus ad esempio i commercianti, gli artigiani e i coltivatori.

Ad erogare l’indennità è l’Inps e il bonus non concorre al reddito. I bonus verranno erogati fino all’esaurimento del fondo, con un limite di spesa, per il 2020, a 1.800 milioni di euro.

Bonus 600 euro: come fare domanda per stagionali, turismo, stabilimenti termali

Non sarà sfuggito ai diretti interessati che il decreto Cura Italia allarga il bonus 600 euro anche ai lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali.

Per questa categoria di lavoratori, la domanda si può fare se il rapporto di lavoro è stato cessato in modo non volontario nel periodo dal 1 gennaio 2019 al 17 marzo 2020.

Inoltre, tali lavoratori non devono avere una pensione diretta e, ovviamente, alla data del 17 marzo 2020 non devono avere in essere in un rapporto di lavoro dipendente.

Anche per lavoratori dipendenti stagionali del settore turismo e degli stabilimenti termali, l’indennità da 600 euro non concorre a formare reddito.

Ad erogare il bonus è l’INPS che deve monitorare e rispettare un limite massimo di 86,5 milioni di euro per tutto l’anno in corso.

Bonus 600 euro agricoli: requisiti, a chi spetta, come fare domanda Inps

Secondo il decreto Salva economia approvato ii 16 marzo esiste una indennità di 600 euro anche per gli operai agricoli a tempo determinato.

I requisiti per ottenere il bonus riguardano la possibilità di vantare almeno 50 giornate di lavoro effettivo come operaio agricolo dipendente e non siano titolari di pensione.

Come per le altre categorie, il bonus non concorre al reddito ed è erogato dall’Inps. In questo caso, il limite massimo per le erogazioni è di 330 milioni di euro per tutto l’anno.

Bonus 600 euro: come funziona per lavoratori dello Spettacolo. Quanto spetta, requisiti, come fare domanda

Infine, il decreto Cura Italia prevede l’indennità di 600 euro anche per i lavoratori iscritti al Fondo pensioni Lavoratori dello spettacolo.

Fra i requisiti per accedere all’erogazione del bonus, bisogna avere almeno 30 contributi giornalieri versati l’anno scorso e non bisogna avere un reddito superiore a 50mila euro.

Inoltre, i lavoratori non devono essere titolari di pensione o di un rapporto di lavoro subordinato al 17 marzo 2020.

Anche per i lavoratori dello spettacolo, l’eventuale bonus non fa reddito e l’INPS eroga l’indennità osservando un limite di 40,5 milioni di euro per l’anno 2020.