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‘Cura Italia’ in vigore da oggi. Ecco le misure: le bollette domestiche si pagano…

Come annunciato, in edizione straordinaria, la Gazzetta Ufficiale ha pubblicato l’atteso dl n.18 del 17 marzo 2020, firmato dal Presidente Mattarella. Un decreto che, si legge, intitolato alle “misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”.

Definito ‘cura Italia’, il decreto apre l’articolo 1, dove viene spiegato si prevede uno stanziamento aggiuntivo di 350 milioni di euro per pagare gli straordinari dei dipendenti del Servizio sanitario nazionale in prima linea nella guerra contro il Covid-19.

Le bollette utenze domestiche si continuano a pagare

Pur avendo anticipato gran parte delle misure nei giorni scorsi, vediamo nei particolari di cosa si tratta. In molti infatti si aspettavano come misure aggiuntive, anche il blocco delle bollette delle utenze domestiche (acqua, luce, e gas), così come ha fatto Macron in Francia come misura.

STOP LICENZIAMENTI – Da oggi “è precluso per 60 giorni e nel medesimo periodo sono sospese le procedure pendenti avviate successivamente alla data del 23 febbraio 2020. Sino alla scadenza del suddetto termine, il datore di lavoro, indipendentemente dal numero dei dipendenti, non può recedere dal contratto per giustificato motivo oggettivo”.

100 EURO PER CHI LAVORA IN SEDE – Per i lavoratori dipendenti, pubblici e privati (aventi un reddito complessivo non superiore ai 40mila euro), che continueranno a lavorare in sede nell’intero mese di marzo, ecco un bonus da 100 euro , che sarà accreditato direttamente dal datore di lavoro, poi i sostituti di imposta andranno a recuperare il premio attraverso l’istituto della compensazione.

AMMORTIZZATORI SOCIALI: un misura diretta a tutti i lavoratori e a tutte le aziende ed imprese (persino  anche a chi ha  un solo dipendente).  Sia le aziende che già  erano in cig straordinaria, che quelle con l’assegno di solidarietà, potranno  usufruire di una nuova cassa integrazione. Per le Cig in deroga le possibili nuovi trattamenti rivolti alle imprese che attualmente non beneficiano della sospensione del lavoro, o la riduzione dell’orario. Gli ammortizzatori sono stati ovviamente pensati anche per i lavoratori agricoli e quelli stagionali, soprattutto come quelli del settore turistico, gli autonomi, e per quanti a tempo determinato. Inoltre, per le aziende che “hanno in corso un trattamento di integrazione salariale straordinario, possono presentare domanda di concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale per un periodo non superiore a nove settimane. La concessione del trattamento ordinario sospende e sostituisce il trattamento di integrazione straordinario già in corso. La concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale può riguardare anche i medesimi lavoratori beneficiari delle integrazioni salariali straordinarie a totale copertura dell’orario di lavoro. La concessione del trattamento ordinario di integrazione salariale – prosegue l’articolo – è subordinata alla sospensione degli effetti della concessione della cassa integrazione straordinaria precedentemente autorizzata e il relativo periodo di trattamento ordinario di integrazione salariale concesso ai sensi dell’articolo 19 non è conteggiato ai fini dei limiti previsti dall’articolo 4, commi 1 e 2, e dall’articolo 12 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148″. Ed ancora, “ i datori di lavoro, iscritti al Fondo di integrazione salariale, che alla data di entrata in vigore del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, hanno in corso un assegno di solidarietà, possono presentare domanda di concessione dell’assegno ordinario ai sensi dell’articolo 19 per un periodo non superiore a nove settimane. La concessione del trattamento ordinario sospende e sostituisce l’assegno di solidarietà già in corso. La concessione dell’assegno ordinario può riguardare anche i medesimi lavoratori beneficiari dell’assegno di solidarietà a totale copertura dell’orario di lavoro”.

BABY SITTER, BONUS DI 1000 EURO PER PERSONALE SANITARIO – Per i bambini inferiori ai 12 anni del personale sanitario (medici, infermieri, analisti, ecc.), arriva il bonus baby sitter di 1.000 euro.

DIDATTICA A DISTANZA – Uno specifico  provvedimento – in virtù di un fondo di 85 mln di euro – incentiva la didattica a distanza.  Un fondo dal quale, si legge, “10 milioni di euro saranno impiegati nel 2020 per consentire alle istituzioni scolastiche statali di dotarsi immediatamente di piattaforme e di strumenti digitali utili per l’apprendimento a distanza, o di potenziare quelli già in dotazione, nel rispetto dei criteri di accessibilità per le persone con disabilità”. Inoltre, “70 milioni di euro nel 2020” sono invece destinati “a mettere a disposizione degli studenti meno abbienti, in comodato d’uso, dispositivi digitali individuali per la fruizione delle piattaforme, nonché per la necessaria connettività di rete”. Infine, 5 milioni di euro serviranno a formare il personale scolastico sulle metodologie e le tecniche per la didattica a distanza”. Infine, “attraverso l’impegno di tutti il governo è riuscito ad inserire nel testo finale del decreto anche l’assunzione di 1000 nuovi assistenti tecnici che, in questa fase di emergenza, potranno dare sostegno alle attività di didattica a distanza per le scuole”.

SUPER POTERI PER COMMISSARIO STRAORDINARIO – Come sappiamo, poi è stato eletto Domenico Arcuri (fidato uomo di Conte che, come vedremo potrà comunque rimanere a capo di Invitalia), come commissario straordinario al quale è demanato l’acquisto e la distribuzione di farmaci e macchinari salvavita. “Al fine di assicurare la più elevata risposta sanitaria all’emergenza – spiega il testo – il Commissario attua e sovrintende a ogni intervento utile a fronteggiare l’emergenza sanitaria, organizzando, acquisendo e sostenendo la produzione di ogni genere di bene strumentale utile a contenere e contrastare l’emergenza stessa, o comunque necessario in relazione alle misure adottate per contrastarla, nonché programmando e organizzando ogni attività connessa, individuando e indirizzando il reperimento delle risorse umane e strumentali necessarie, individuando i fabbisogni, e procedendo all’acquisizione e alla distribuzione di farmaci, delle apparecchiature e dei dispositivi medici e di protezione individuale”. Questi avrà potere, all’occorrenza, di poter requisire immobili (da riconvertire in strutture sanitarie o fabbriche), così come di decidere la costruzione di nuovi stabilimenti atti alla produzione di mezzi destinati a contrastare l’avanzata del coronavirus. “Il Commissario pone in essere ogni intervento utile per preservare e potenziare le filiere produttive dei beni necessari per il contrasto e il contenimento dell’emergenza anche ai sensi dell’articolo 5. Per la medesima finalità, può provvedere alla costruzione di nuovi stabilimenti e alla riconversione di quelli esistenti per la produzione di detti beni tramite il commissariamento di rami d’azienda, anche organizzando la raccolta di fondi occorrenti e definendo le modalità di acquisizione e di utilizzazione dei fondi privati destinati all’emergenza, organizzandone la raccolta e controllandone l’impiego secondo quanto previsto dall’art. 99. L’incarico di Commissario è compatibile con altri incarichi pubblici o privati ed è svolto a titolo gratuito, eventuali rimborsi spese sono posti a carico delle risorse di cui al comma 9”.

RACCOMANDATE: NON SI FIRMANO PIU’ – Da oggi “è apposta dall’operatore postale sui documenti di consegna in cui è attestata anche la suddetta modalità di recapito”. In poche parole non si firmano più le raccomandate che saranno lasciate dal postino direttamente nella cassetta.  “Dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 30 giugno 2020, al fine di assicurare l’adozione delle misure di prevenzione della diffusione del virus Covid 19, a tutela dei lavoratori del servizio postale e dei destinatari degli invii postali, per lo svolgimento del servizio postale relativo agli invii raccomandati, agli invii assicurati e alla distribuzione dei pacchi nonché per lo svolgimento dei servizi di notificazione a mezzo posta – spiega il testo –  gli operatori postali procedono alla consegna dei suddetti invii e pacchi mediante preventivo accertamento della presenza del destinatario o di persona abilitata al ritiro, senza raccoglierne la firma con successiva immissione dell’invio nella cassetta della corrispondenza dell’abitazione, dell’ufficio o dell’azienda, al piano o in altro luogo, presso il medesimo indirizzo, indicato contestualmente dal destinatario o dalla persona abilitata al ritiro”.

VIAGGI: VOUCHER PER BIGLIETTI E RIMBORSI – “I soggetti acquirenti presentano, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, apposita istanza di rimborso al venditore, allegando il relativo titolo di acquisto. Il venditore, entro trenta giorni dalla presentazione della istanza di cui al primo periodo, provvede all’emissione di un voucher di pari importo al titolo di acquisto, da utilizzare entro un anno dall’emissione”. Ecco dunque il rimborso dei contratti di soggiorno, e la risoluzione dei contratti di acquisto relativo ai biglietti per gli spettacoli, i musei, e agli altri luoghi della cultura.

Max