Camorra: ucciso il boss Mariniello

    La camorra uccide anche di domenica: agguato mortale per il boss Mariniello ucciso sotto casa. Due morti in 12 ore: è questo il bilancio di una rapida escalation di morte che nel napoletano ha riacceso i riflettori sulla camorra e sulle sue virulente manifestazioni concrete, che hanno visto in questo caso cadere in un agguato il boss Mariniello ucciso sotto casa.
    La morte di Mariniello è la seconda in una dozzina di ore: una tra folla del sabato sera e un’altra in pieno giorno, di domenica. In via Nenni, ad Acerra, a finire sotto i colpi dei sicari è stato Vincenzo Mariniello il boss 46enne ritenuto il leader dell’omonimo gruppo criminale, con precedenti di vario tipo, tra cui l’associazione camorristica.
    Mariniello è stato ucciso mentre era a bordo della sua vettura nei pressi di casa. Secondo la ricostruzione, due erano i killer che, giunti a bordo di uno scooter di grossa cilindrata nei pressim di Mariniello hanno poi fatto fuoco. In particolare, uno dei due ha sparato alla vittima e poi si è allontanato. La vicenda di Mariniello ricorda da vicino quella del padre della vittima. Pure il padre di Mariniello fu ammazzato infatti: era il 24 marzo del 2000, fu colpito con un colpo di arma da fuoco alla tempia destra da un cecchino armato di fucile appollaiato addirittura sul terrazzo di un edificio disabitato, come una sorta di ’sniper’ bellico.
    Gennaro Mariniello, 49 anni, al momento dell’agguato, si trovava proprio al balcone di casa. Ambo i delitti sono da far rientrare nelle dinamiche delle guerre di camorra per il controllo delle attività illecite nel territorio di Acerra. Ad avviare le indagini dopo l’omicidio in questo caso sono stati i carabinieri che, insieme alla Dda, ragionano anche sull’omicidio di ieri sera a Mugnano, a nord di Napoli dove è stato freddato un venditore ambulante di pesce: una tipica esecuzione. Giovanni Pianese, 63 anni, alcuni precedenti lontani nel tempo, è stato colpito alla testa.