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Elezioni europee, i risultati negli altri Stati

Elezioni Europee

Appurato che in Italia la Lega è il primo partito, non ovunque i populisti hanno trionfato come previsto alla vigilia. In Francia si afferma la Le Pen così come gongola Orban in Ungheria e trionfa l’ultradestra in Belgio, ma altrove si manifesta una vera e propria “onda verde” con l’ascesa dei partiti ecologisti in tutta Europa. Altro dato significativo, il boom dell’affluenza: il dato ufficiale è del 50,95%, il più alto di sempre che supera l’ultima tornata di oltre sei punti ( 42,61% nel 2014).

Elezioni europee, si affermano i Verdi

La Lega sarà primo partito non solo in Italia, ma anche in Europa. Come si evidenzia dai dati, il partito di Salvini andrebbe a guadagnare 29 seggi, risultando essere a pari merito con la CDU di Angela Merkel la forza politica più rappresentata anche nel Parlamento Europeo. A parte l’affermazione della Merkel in Germania, un’altra donna sbanca nel suo Paese, ovvero Marine Le Pen in Francia: il suo Rassemblement National ottiene il 23,31% dei voti, vincendo di poco su Emmanuel Macron (22,41%). In Europa però il numero dei seggi per loro sarà lo stesso, 23. Crescono Oltralpe anche i Verdi di EELV, (13,47% per 13 seggi) mentre Les Républicains fanno l’8,48 %, pari a 8 parlamentari. Infine, La France Insoumise con il 6,31% ottiene 8 parlamentari e Ps/Place Publique con 6,19% e 6 rappresentanti.

Aggiornamento ore 8.00

Le elezioni delineano sempre più un quadro di importante affermazione dei Verdi in tutta Europa. Tralasciando il risultato della Lega in Italia e della Le Pen in Francia, quasi dappertutto i partiti di ispirazione ecologista ottengono risultati ragguardevoli: Die Grünen in Germania sono il secondo partito, con il 20%, ed anche in Francia i Verdi raggiungono un ottimo 13%. Ma l’onda “green” è forte anche in Irlanda e Belgio, con la candidata Ska Keller che intravede sempre più la poltrona di presidente della Commissione europea.
Aggiornamento ore 10.00

Negli altri Stati Europei alcune novità dopo il voto per le europee. Tsipras in Grecia ha annunciato elezioni anticipate, mentre Cipro elegge per la prima volta un candidato turco cipriota, Niyazi Kizilyurek. Il Portogallo si distingue per l’astensionismo, con il record del 70%, mentre  in Spagna crescono socialisti e gli indipendentisti catalani. In Belgio si afferma l’estrema destra, così come in Ungheria dove si conferma Orban. Liberali che gioiscono in Repubblica Ceca, così come in Slovacchia. In Polonia, vittoria sul fil di lana degli ultraconservatori di Kaczynski.

Aggiornamento ore 13.00