MARINO: RESTERÒ FINO AL 2023. DA M5S MOZIONE DI SFIDUCIA

     

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    Ignazio Marino resiste dopo le polemiche di questi giorni per la vicenda di Mafia Capitale e le parole del premier Matteo Renzi che in un’intervista a ’La Stampa’ ha sottolineato: “Fossi in lui non starei tranquillo”. Parole bollate come “sbrigative” da parte dal presidente del Pd, Matteo Orfini. “Io non ho mai cambiato idea – fa sapere  il sindaco ribadendo così non solo la volontà di restare ma di ricandidarsi e auspicabilmente vincere le prossime amministrative a Roma – sono qui per stare fino al 2023”. (Auto) difesa a oltranza nella quale rilancia sul decoro urbano in vista del Giubileo e attacca su Mafia Capitale. Intanto, però, il Movimento cinque stelle presenta una mozione di sfiducia nei suoi confronti in Campidoglio.  “Onesta’ e trasparenza non bastano, ci sono anche le azioni che abbiamo intrapreso”. Lo ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino illustrando in una conferenza con i vertici di Ama le azioni intraprese di risanamento dell’azienda municipalizzata dei rifiuti di Roma. Ama che, tra l’altro, fa sapere, si costituirà nel processo sulla vicenda della quale si occuperà anche il Copasir. “Comprendo che quello che abbiamo fatto e stiamo facendo ha determinato anche forti disagi – ha detto ancora in conferenza stampa – abbiamo interrotto questa melma che legava alcuni esponenti dei partiti politici a affaristi, criminali abbiamo dovuto fare reset e ricominciare. Abbiamo interrotto tutto anche con l’assessore Sabella, e ora siamo nelle condizioni di ricominciare”. Il Movimento 5 Stelle in Campidoglio presenta in assemblea capitolina una mozione di sfiducia al sindaco di Roma Ignazio Marino. “Ora bisogna raggiungere 19 firme – spiega Enrico Stefano – Noi siamo quattro, ne mancano quindi 15. In pratica tutta l’opposizione deve firmarla per poterla discutere in Aula”. E da oggi parte la maratona Ncd per chiedere le dimissioni. “Saremo presenti in Campidoglio in concomitanza di ogni consiglio comunale”, dice Roberta Angelilli.