Quando con il Dirigente ai Servizi Sociali ci siamo trovati a leggere le norme discriminatorie e anticostituzionali dellavviso pubblico dei centri ricreativi estivi dellAmministrazione Giacomini, che colpivano i bambini con famiglie a più basso reddito, i bambini disabili e i bambini nati da genitori stranieri, siamo saltati sulla sedia. Lavviso pubblico prevedeva norme restrittive per laccesso dei bambini disabili, per cui erano esclusi i bambini con grave disabilità; ai bambini nati da genitori stranieri si richiedeva il permesso di soggiorno valido da almeno 5 anni; nei criteri per la formulazione della graduatoria venivano privilegiate le famiglie numerose e non quelle a più basso reddito; i centri si pagavano indipendentemente dal numero dei bambini frequentanti”. Così Michela Ottavi Assessore alle Politiche Sociali e Sanitarie Municipio Roma XV. “Da questanno con lamministrazione Torquati i bambini disabili, con tutte le garanzie sanitarie – aggiunge – potranno esercitare il loro diritto ad avere accesso ai servizi municipali messi a disposizione per tutti i bambini e tutte le bambine; è stata cancellata la durata dei 5 anni per il permesso di soggiorno perché si trattava di una norma dichiarata incostituzionale da varie sentenze della Corte Costituzionale in quanto lesiva dellart. 3 della Costituzione italiana per cui: ’tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzioni di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali’. Abbiamo ripristinato laccesso alle graduatorie in base alla reale necessità economica delle famiglie, attestata con lIsee e abbiamo risparmiato denaro pubblico pagando i centri in base alle presenze giornaliere; abbiamo infine aumentato il numero dei posti disponibili riuscendo ad accogliere più di 600 bambini.