Notre Dame, Sgarbi: ‘Lì niente di valore’

    L’incendio che ha quasi interamente incenerito Notre Dame ha scosso il mondo e acceso dibattiti. Il presidente francese Macron ha promesso con solennità che la celebre cattedrale verrà ricostruita, anche se ci vorrà del tempo. L’immagine del capolavoro d’arte gotica in fumo ha allarmato il mondo, che ha temuto di non rivedere più una delle opere più belle di Parigi, che attrae nella capitale francese migliaia di turisti ogni anno. Un patrimonio quasi divorato dalle fiamme, anche se non tutti sono così catastrofisti. L’esempio in tal senso è quello del celebre critico d’arte italiano Vittorio Sgarbi, che durante la trasmissione Mediaset Quarta Repubblica, ha commentato il tragico evento ridimensionando in parte il valore artistico di Notre Dame. 

    Sgarbi su Notre Dame: “Il danno non è irreparabile, è ricostruibile” 

    “È un simbolo dell’architettura e della Chiesa e di straordinaria importanza, ma è una opera moderna, per cui sento dichiarazioni di angosce, drammi e tragedie. Il danno non è irreparabile, è ricostruibile”. Vittorio Sgarbi ha commentato così l’incendio di Notre Dame, accendendo una polemica in studio a cui ha preso parte anche lo psichiatra Alessandro Meluzzi, che ha ribattuto così al critico: “io mi vergognerei di queste dichiarazioni”. Sgarbi nel corso del suo intervento aveva infatti ridimensionato il valore culturale delle operi presenti all’interno della cattedrale di Notre Dame: “Le cose irreparabili sono quelle dove perdi delle opere centrali per la cultura dell’Occidente – Ha detto il critico – Lì non c’è nulla, le vetrate sono state finite nel 1967 e sono opere triviali di nessuna importanza e se dovremo ricostruire ricostruiremo”. Lo stesso Sgarbi ha inoltre analizzato l’accaduto all’Adnkronos: “L’incendio poteva sicuramente essere evitato. Si è sviluppato nell’area dell’impalcatura che serviva al restauro della guglia che è crollata a causa dell’incendio. Paradossalmente a crollare è stata una delle parti più recenti della cattedrale, frutto di un restauro di metà Ottocento, nell’abito della rielaborazione neogotica di Notre Dame, largamente ricostruita e potrà esserlo ancora, il danno non è irreparabile, entro dieci anni potrebbe essere riaperta”, ha concluso Sgarbi.