Operazione Gramigna, blitz ai Casamonica

    Operazione Gramigna a Roma: realizzato un importante blitz contro il clan Casamonica scattano ben 23 misure cautelari che si registrano a termine di una corposa e risolutiva operazione degli uomini dell’Arma hanno condotto con alacre operatività dopo una lunga fase d’indagine. I blitz sono scattati da parte dei carabinieri contro soggetti che, a quanto emerge dalle prime indiscrezioni, risulterebbero appartenere a vario titolo al noto clan Casamonica. L’azione dei carabinieri Comando provinciale di Roma ha prodotto l’esecuzione di 23 misure cautelari, che sono state autorizzate dal gip di Roma su richiesta della procura di Roma, nei riguardi appunto ad altrettanti soggetti connessi, dunque, ai gruppi dei Casamonica, in particolare alle famiglie Spada e Di Silvio.

    Operazione Gramigna, blitz ai Casamonica: scattano di 23 misure cautelari

    Ventitré misure cautelari, quindi. Sembrerebbe che tra i soggetti finiti nel mirino dei carabinieri ci siano anche 7 donne. Gli indagati vengono considerati, secondo le indagini, come responsabili di estorsione, usura, intestazione fittizia di beni, spaccio di stupefacenti: tutti questi reati sarebbero anche aggravati dal metodo mafioso. Questi blitz sono, del resto, una diretta continuazione dell’operazione ’Gramigna’ che in estate produsse, come noto, misure cautelari verso 37 soggetti legati allo stesso clan. L’operazione è iniziata all’alba e ha visto all’opera circa 150 carabinieri del comando provinciale di Roma con il supporto diretto di unità cinofile e del personale dell’ottavo reggimento Lazio. Al momento sono in corso d’opera diverse operazioni collaterali come perquisizioni e arresti; non solo Roma, ma anche in provincia e in altre regioni italiane. Ma il blitz, a Roma farà di certo parlare: non è certo il primo nei confronti di un clan noto come i Casamonica. Gli inquirenti confermano i 23 gli arresti e definiscono questa operazione una sorta di Gramigna bis. Di recente, tra le altre operazioni legate al clan, si era parlato molto di una maxi confisca per beni pari a 2,4 milioni di euro.