Riattaccata luce a Spin Time, dall’elemosiniere del Papa

    Centinaia di persone senza corrente e l’intervento provvidenziale di un altruista. Non uno comune, in quanto si tratta del cardinale elemosiniere Konrad Krajewski, vera e propria “appendice” di Papa Francesco per quanto riguarda la necessità di opere caritatevoli per particolari situazioni di disagio. “Sono intervenuto personalmente, ieri sera, per riattaccare i contatori. E’ stato un gesto disperato. C’erano oltre 400 persone senza corrente, con famiglie, bambini, senza neanche la possibilità di far funzionare i frigoriferi”. Così il cardinale all’ANSA , dopo aver riattivato la corrente elettrica nel palazzo occupato di via Santa Croce in Gerusalemme, dove dal 6 maggio numerose famiglie vivevano senza luce e acqua calda.

    Riattaccata luce a Spin Time, Salvini: “E i 300mila euro di arretrati?”

    “Non l’ho fatto perché sono ubriaco”, ha detto Krajewski. Nell’appello lanciato dagli occupanti si leggeva: “Qui vivono 420 persone (tra cui 98 minorenni) e ci sono 25 realtà culturali. Ma non sarà certo il buio a fermarci. Questo è un’appello alla città di Roma”. L’edificio ex Inpdap di Via di Santa Croce è sotto occupazione a fini abitativi dal 12 ottobre 2013: negli anni sono sorte numerose attività all’interno, come un’osteria, un laboratorio di birra artigianale, una falegnameria, una sala prove e “un punto di approdo, aperto a tutti, attento ai giovani, agli ultimi e ai più bisognosi”. Il Campidoglio non ha manifestato l’intenzione di pagare le bollette della luce arretrate, dopo che alcuni giorni fa la società di fornitura di energia, Hera, ha staccato la corrente per ritardi nei pagamenti. “Conto che l’elemosiniere del Papa, intervenuto per riattaccare la corrente in un palazzo occupato di Roma, paghi anche i 300mila euro di bollette arretrate” ha detto il vicepremier Lega Matteo Salvinia un comizio elettorale a Bra. “Penso che voi tutti, facendo sacrifici le bollette le pagate. Se qualcuno è in grado di pagare le bollette degli italiani in difficoltà siamo felici…”.