SI, HO UCCISO IO PAMELA, ED HO FATTO TUTTODA SOLO: INTERCETTATO OSEGHALE IN CARCERE

    “Ho ucciso io Pamela, e ho fatto tutto da solo”: è la frase con cui Innocent Oseghale, uno dei quattro nigeriani fermati per l’omicidio della 18enne romana (fatta a pezzi e chiusa in due trolley), ha praticamente firmato la sua condanna. Una ’confessione’ che gli inquirenti avrebbero intercettato, quando l’uomo ha ricevuto nel carcere di Marino del Tronto (dove è detenuto dallo scorso 31 gennaio), la visita della sua compagna. Certo, a dir la verità, non convince l’ipotesi che Oseghale possa aver fatto tutto da solo, ma già il fatto che si sia addossao la responsabilità dell’omicidio che aveva invece sempre respinto, è un buon punto di partenza. Proprio oggi tra l’altro il tribunale del riesame dovrebbe pronunciarsi sul il ricorso presentato per la scarcerazione degli altri due nigeriani fermati (Lucky Desmond e Awelima Lucky), e vedremo se sarà accettato meno. Fino ad oggi la versione ’ufficiale’ rilasciata da nigeriano è che incontrò la Mastropietro che era alla disperata ricerca di eroina, e di averla quindi messa in contatto con Lucky Desmond, e di averla poi ospitata nella sua mansarda. Quando la giovane si sentì male in seguito all’iniezione (ma è stato testimoniato che Pamela non assumeva droga tramite la siringa ma fumandola), fuggì via spaventato.
    M.