SIRIA – NELLA NOTTE A MONACO LE POTENZE COINVOLTE HANNO RAGGIUNTO L’ACCORDO: STOP ALLE OSTILITÀ ED IMMEDIATO INVIO DI AIUTI UMANITARI

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    Nella notte, a Monaco, le potenze mondiali dell’International Syria Support Group, dopo aver discusso su modalità e tempi, hanno finalmente raggiunto l’accordo relativo ai conflitti in Siria: entro sette giorni cessazione delle ostilità e invio di aiuti umanitari. Il vertice, durato sei ore, ha coinvolto John Kerry, segretario di Stato americano, l’inviato Onu per la Siria Staffan de Mistura, il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, ed i ministri degli Esteri europei e del Medio Oriente. Da sottolineare, al vertice di Monaco, a un mese della rottura dei rapporti diplomatici, la presenza intorno allo stesso tavolo dei capi della diplomazia di Iran e Arabia Saudita (stati opposti) ma con un ruolo chiave nel conflitto siriano. Ovviamente il senso dell’accordo si prefigge di maturare in Siria un durevole cessate il fuoco, ma ciò è possibile, ha aggiunto Kerry, dall’impegno che animerà i futuri negoziati. La raggiunta tregua parziale non è estesa ai combattimenti contro lo Stato Islamico o il Fronte al Nusra. Al termine dei negoziati, John Kerry, parlando della distribuzione di derrate alimentari e di farmaci nelle città assediate, ha spiegato che ciò avverrà velocemente e largo raggio già da lunedì prossimo. A tal proposito, per garantire e sovraintendere tregua ed aiuti, scenderanno in campo due apposite task force (composte da Usa e Russia, di concerto con le fazioni siriane).  Il segretario di Stato americano ha poi precisato che la cessazione delle ostilità va interpretata come una sorta di “pausa” in quanto una tregua “sarebbe più permanente e segnerebbe la fine del conflitto”. Si tratta, come ha spiegato Kerry, di un piano “ambizioso” che solo il campo potrà dimostrare se funzionale o meno: “Quiabbiamo delle parole scritte sulla carta,nei prossimi giorni dobbiamo vedere delle azioni sul terreno”. Da oggi dunque occhi puntati su Aleppo, la città siriana assediata, con le forze russe che combattono al fianco dell’esercito siriano. Ma il ministro degli Esteri russo ha voluto ribadire che la presenza del militari del cremlinoi è attiva solamente per contrastare i gruppi terroristici del’Is e di al-Qaeda. I 17 partecipanti di cui si compone l’International Syria Support Group ora guardano già a Ginevra dove, dal 26 febbraio, riprenderanno i colloqui di pace per la Siria.

    M.