Quando, in questi giorni si sente parlare sempre di più di bonus figli fino all’età classica di 18 anni molto spesso si è andati incontro al ginepraio della confusione. In che cosa consiste questo bonus per l’esattezza?
Il Bonus figli fino ai 18 anni cos’è e come funziona? E in particolare poi, a chi spetta? Proviamo a fare un pò di chiarezza.
Indicata come una delle misure volte a sostenere i genitori e le famiglie, e soprattutto in questa particolare fase storica come deterrente sociale verso la povertà, la difficile accessibilità in alcuni casi alle sorgenti educative e per contrastare la denatalità, valorizzare la crescita dei bambini e investire sui giovani, si è pensato di lavorare intorno al bonus figli fino a 18 anni chiamato assegno universale.
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L’assegno universale è, nella pratica, una versione aggiornata e semplificata di tutte le misure di sostegno economico per i genitori con figli a carico. Già con la Legge di Bilancio 2020 si era parlato di una riordinata in tal senso.
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Si tratta di una erogazione in denaro o di un credito d’imposta da utilizzare per le famiglie. Per i figli successivi al secondo, l’importo dell’assegno viene maggiorato del 20%, così come avviene anche per i figli disabili.
La cifra dell’assegno universale sarà valutata in base all’Isee ma anche all’età dei figli a carico.
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Per comprendere come funziona l’assegno universale si si basa sui principi e ai criteri fissati dal Family Act e sui quali il governo si dovrà basare per adottare la nuova riforma: