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Coronavirus, dal Veneto: farmaco contro i tumori alla prostata per la possibile cura

Arriva dal Veneto una possibile bella notizia, tra le altre cose presto pubblicata sulla rivista scientifica New England Journal of
Medicine: il covid-19 potrebbe essere combattuto dai farmaci contro il tumore alla prostata.

Mentre ci si avvicina dunque alla Fase2, altre ipotesi mettono in campo auspici di risoluzione della terribile pandemia da coronavirus.

La Fondazione per la Ricerca Biomedica Avanzata e l’Istituto Veneto di Medicina Molecolare, in collaborazione con l’Università di Padova e la Regione Veneto, in base ad  una d’intuizione del prof. Mario Pagano che ha analizzato i dati dei malati Covid, ha scoperto che il coronavirus utilizza il vettore- enzima
per entrare nelle cellule da infettare, che sarebbe lo stesso enzima inibito dai farmaci contro il tumore alla prostata.

Coronavirus, dal Veneto: farmaco contro i tumori alla prostata può inibire il Covid-19

E’ dunque venuta fuori una correlazione di casi trattati per il cancro alla prostata con questo farmaco e il coronavirus: chi è stato trattato con questo farmaco.

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A confermarlo, il presidente del Veneto, Luca Zaia parlando alla
stampa. “Con il prof. Pagano sono stati valutati già 130 pazienti, c’è già una pubblicazione in corso, e questa rischia di essere veramente la chiave di volta o quantomeno una delle più importanti chiavi di volta, perché se sarà confermato fino in fondo questo studio che esiste questa correlazione, abbiamo un farmaco che inibisce un enzima e che potrebbe inibire il coronavirus”, ha spiegato. “I miei complimenti vanno quindi al prof. Pagano alla Fondazione per la Ricerca Biomedica e a tutti quelli che hanno lavorato a questa ricerca”, ha concluso.

aggiornamento ore 4,10

La squadra di analisti del Veneto che sta valutando la possibile efficacia di alcuni farmaci contro il tumore della prostata nel trattamento del nuovo coronavirus spinge dunque per “un’ipotesi in via definizione”. Una strada da valutare con attenzione e “che, come tutte le ipotesi di lavoro, va percorsa secondo i criteri della ricerca clinica”.

Lo ha spiegato Saverio Cinieri, presidente eletto dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom), che all’Adnkronos Salute prevede un progetto Aiom dal quale “nei prossimi mesi” gli esperti si aspettano riscontri cruciali: dati nuovi “sul rapporto fra tumori e Covid-19, ma anche fra terapie anticancro e malattia da Sars-CoV-2″.

aggiornamento ore 8.00

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