Ddl Pillon, scontro fra dem e cinque stelle

    Parte a rilento la discussione a palazzo Madama per quanto riguarda il Ddl Pillon: lo scontro è serrato e si preannuncia lungo. Il Partito Democratico ha chiesto il ritiro del disegno di legge su affido condiviso e mediazione familiare, voluto dalla Lega ed appoggiato dal Movimento 5 Stelle. La settimana scorsa, il sottosegretario Spadafora aveva dichiarato che il testo sarebbe stato archiviato, salvo poi giungere il colpo di teatro con la decisione del sodalizio gialloverde di passare la discussione in Commissione e poi in Aula.

    Ddl Pillon, rischio allungamento dei tempi

    È il Pd quindi ad accendere la discussione al Senato sul Ddl Pillon. Solo una settimana fa, dopo la dichiarazione del pentastellato Vincenzo Spadafora di mandare il disegno in soffitta, arrivava a distanza di poche ore la scelta della maggioranza di passare dalla sede redigente a quella referente, ovvero partire con la discussione sul Ddl Pillon in commissione e poi a palazzo Madama. Dai cinque stelle, però, trapela la volontà di non ritirare il Ddl Pillon a patto che emerga un nuovo teste da condividere con i soci leghisti. “Il Pillon non sarà il testo base e verrà dato mandato per una riscrittura e per un testo unificato”, ha riferito il vicepresidente della commissione Giustizia pentastellato Mattia Crucioli, in quanto a suo avviso il testo presenta dei punti critici. Intanto la tempistica va verso la dilatazione, visto l’intendo dei democratici di far partire una protesta fiume con l’intervento di tutti i suoi membri al Senato. La discussione proseguirà poi con il discorso dei quattro rappresentanti di Liberi e uguali, che interverrà con i suoi quattro rappresentanti, con il risultato di un protrarsi infinito dei tempi. Facendo una previsione, probabilmente la discussione potrebbe durare anche dei mesi, come ha osservato anche il vicepresidente Crucioli: infatti, si discuterà del Ddl Pillon fino a giovedì, dopodiché bisognerà lasciare spazio ai lavori in Aula, e considerando lo stop previsto per le vacanze pasquali, inevitabile una riapertura della questione nel mese di maggio.