Notre Dame, la dissacrante copertina di Charlie Hebdo

    Come nel suo stile, come dopo ogni tragedia, anche a seguito dell’incendio di Notre Dame la rivista satirica Charlie Hebdo ha dedicato la sua copertina al rogo della cattedrale simbolo di Parigi. Il marchio dissacrante e macabro è quello di sempre, nessuna differenza rispetto alle copertine che hanno destato scalpore e polemiche nel resto del mondo negli anni precedenti. La copertina di Charlie Hebdo rappresenta infatti il volto del capo dello Stato francese Macron con le torri in fiamme di Notre Dame in cima al suo viso, al posto dei capelli. Il tutto accompagnato dalla scritta: “Je commence par la charpente”, ossia “Inizio dall’ossatura”. Il riferimento è all’ossatura della cattedrale, accomunata alla questione delle riforme che lo stesso Macron avrebbe dovuto affrontare ieri in un discorso pubblico dopo le settimane di caos legate ai gilet gialli. 

    Charlie Hebdo, i commenti dall’Italia 

    Insomma, Charlie Hebdo non si è smentita, e attraverso l’illustrazione firmata Riss, non ha perso occasione per lasciare il segno anche su una questione così sanguinosa che ha portato l’intera Francia, e il mondo, a piangere per la parziale distruzione di uno degli esempi più fulgidi di arte gotica nel pianeta. La rivista satirica francese è stata resa tristemente nota dall’attentato terroristico che portò alla morte di 12 redattori del giornale. Ma non solo, perché Charlie Hebdo con le sue copertine spesso macabre ha attirato su di sé l’antipatia di moltissime persone, che spesso si sono sentite offese dall’umorismo nero della rivista. Non a caso moltissimi italiani si sono scagliati nella giornata di oggi contro la copertina scelta dal giornale, con commenti spesso pungenti:” Attendiamo la gustosissima vignetta satirica di #CharlieHebdo domani, sono sicuro che ci sarà da scompisciarsi come con quella sul terremoto”, “Adesso sono curioso di vedere se Charlie Hebdo farà satira su questa ’tragedia’ … dove non è morto nessuno… #NotreDame”. Il motivo dell’acredine tra gli italiani e la rivista francese è legato alle copertine che il giornale satirico ha riservato alle tragedie di Amatrice, Rigopiano e il Ponte Morandi. Non è passata infatti inosservata la vignetta che dopo il terremoto di Amatrice ritraeva alcune persone raffigurante gli abitanti di Amatrice, schiacciati dalle macerie: la vignetta era accompagnata dalla macabra didascalia: “lasagna all’italiana”.