Home ATTUALITÀ BREAKING NEWS Paragone: “Draghi, lontano dai problemi reali, si faccia un giro al mercato...

Paragone: “Draghi, lontano dai problemi reali, si faccia un giro al mercato per ascoltare le sofferenze e i problemi della gente. Non le armi”

Già diversi giorni, soprattuto attraverso il suo blog, Gianluigi Paragone, leader di Italexit, sta duramente contestando la linea politica del governo e, i particolari modo, l’operato del premier Draghi. Ed anche oggi ci è tornato su affermando che “I discorsi pronunciati da Mario Draghi negli ultimi mesi, ultimo in ordine di tempo quello surreale sulla pace che si otterrebbe spegnendo i condizionatori, certificano l’enorme distanza che separa il Premier banchiere dai problemi e dalle preoccupazioni degli italiani“.

Paragone: “Suggerisco a Draghi di passeggiare per qualche ora in un qualsiasi mercato cittadino, e di ascoltare la voce della gente”

Suggerisco perciò a Draghi – ha aggiunto il senatore padano – di passeggiare per qualche ora in un qualsiasi mercato cittadino, come ho fatto io stamattina, e di ascoltare la voce della gente: scoprirà che il Paese reale è in gravissima sofferenza e che le persone non parlano di guerra e non chiedono di produrre armi. La gente comune parla dei problemi economici causati ai singoli e alle famiglie dai mostruosi aumenti delle bollette energetiche. Si lamenta delle proprie misere pensioni, insufficienti a garantire una sopravvivenza dignitosa. I giovani parlano del lavoro che manca, dei salari da fame e non vedono un futuro”.

Paragone: “Per ricostruire l’Italia dobbiamo partire dalle persone che vivono sotto la soglia di povertà”

Dunque, ha poi concluso Paragone, “Per ricostruire l’Italia dobbiamo partire dalle persone che vivono sotto la soglia di povertà, dal ceto medio sempre più in sofferenza, dagli imprenditori che faticano a tenere aperte le proprie attività, dai ragazzi senza lavoro o costretti ad accettare salari ai limiti della decenza. Draghi esca dal suo palazzo dorato e per una volta provi ad ascoltare la voce del popolo”.

Max