Potrebbe arrivare ad una soluzione concreta la questione Rai e regionali da parte del centrodestra. A confermarlo il ministro dellInterno, Matteo Salvini, che nel salotto politico della prima puntata di Porta a Porta, ha annunciato un prossimo incontro con il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi: Conto di vederlo o sentirlo nelle prossime ore. Cè la possibilità di trovare laccordo non solo sulla Rai. Se cè accordo si va fino in fondo”, chiarendo che “si vota a fine ottobre a Trento, Bolzano e poi in Sardegna”.
Secondo quanto riferito da alcune fonti parlamentari sarebbe certa la riconferma di Marcello Foa alla presidenza dellazienda di viale Mazzini, anche con il placet dei Cinque stelle: lex giornalista de Il Giornale con il suo via libera sbloccherebbe così larresto sulle nomine dei direttori di Tg e sulle alleanze, con la conseguente scelta dei candidati governatore alle prossime regionali (soprattutto per quanto riguarda lAbruzzo, la Basilicata e la Calabria). Il Cav, infatti, si era detto disponibile a rivotare Foa (ora si attende solo la convocazione del cda, visto che la Vigilanza è fissata per le 8.30 di giovedì), in cambio di unintesa complessiva, comprensiva appunto delle amministrative e forse, anche dei vertici del Csm, in scadenza. Il segnale del disgelo tra Fi e Lega arriva sul caso Orban, che ricompatta il centrodestra (compreso Fdi), determinato a votare contro le sanzioni Ue allUngheria. Con una nota, diffusa ieri pomeriggio, il Cav ha rivelato di aver telefonato a Viktor Orban per “annunciargli che a Strasburgo gli eurodeputati azzurri voteranno contro la richiesta di attivazione dellarticolo 7 del Trattato Ue per rischio di violazione dello stato di diritto in Ungheria. Raccontano, inoltre, che la partita Rai-regionali sia legata anche a unaltra questione delicata, quella del voto sulla direttiva in difesa del copyrigth previsto domani sempre a Bruxelles, dove decisivi saranno i sei voti della Lega. Si tratta di un provvedimento che sta particolarmente a cuore a Berlusconi, visto che in caso di bocciatura sarebbero a rischio i proventi pubblicitari di Mediaset. Fi si attende che il suo principale alleato non faccia brutti scherzi su questa vicenda particolarmente sensibile.