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    Serie A, Dal Pino si dimette: “Ho provato a proporre idee e innovazione in un contesto resistente al cambiamento”

    Il presidente della Lega Serie A, Paolo Dal Pino, si è dimesso questa mattina. Una decisione improvvisa e irrevocabile. Il dirigente, in passato anche ai vertici di aziende come Pirelli e Vodafone, dopo aver rassegnato le dimissioni ha scritto una lettera per ringraziare chi, in questi anni, gli è stato vicino. E per spiegare i motivi che lo hanno spinto a lasciare.

    “Cari Presidenti, cari Delegati, cari membri del Collegio dei Revisori e dell’Organismo di Vigilanza – scrive Dal Pino – in gennaio ho trasferito in California il centro della mia vita professionale e familiare. È pertanto impossibile continuare nel mio ruolo di Presidente della Serie A. È stato un onore presiedere l’Assemblea e il Consiglio di Amministrazione di questa Associazione e ringrazio tutti Voi per i due anni trascorsi insieme”.

    Continua la lettera dell’ex presidente della Lega Serie A: “Sin dall’inizio del mio mandato, ho cercato di affrontare i temi critici della Governance della Serie A e dell’innovazione, portando avanti la creazione di una Media Company e l’ingresso nel capitale dei fondi di Private Equity. Il primo progetto é stato realizzato nei fatti con il centro IBC di Lissone grazie al lavoro della struttura della Lega e spero che a breve avvenga anche la trasformazione della Governance con un modello di public company”.

    “La proposta dei fondi si è invece arenata per i motivi che conoscete – si legge. – La bontà del progetto è stata poi purtroppo certificata da altri, con la Liga Spagnola che ha concluso un accordo con il Private Equity che aveva iniziato tutto con noi e con altre Leghe europee che stanno portando avanti la stessa visione strategica”.

    Poi una frecciata: “Ho provato a proporre idee e innovazione in un contesto resistente al cambiamento. Sono orgoglioso di aver lavorato con una strettissima unità di intenti con la FIGC e ringrazio il Presidente Federale Gabriele Gravina, gentiluomo, amante di questo sport e guida ispirata del calcio italiano e dei principi di correttezza e lealtà sportiva con cui ho condiviso due anni di battaglie fianco a fianco per sopravvivere alla pandemia e per cercare di rilanciare il calcio italiano in mezzo ad infinite difficoltà esterne ed interne”, conclude la lettera di Dal Pino.