‘UN SOLDATO EROICO DEL CALIFFATO HA COLPITO UN NIGHTCLUB DOVE I CRISTIANI CELEBRANO LA LORO FESTA APOSTATA’, L’IS RIVENDICA L’ATTACCO DI ISTANBUL COSTATO 39 MORTI

    attentato-capodanno-istanbul.jpg (744×445)

    “Continuano le operazioni benedette che l’Is sta conducendo contro il protettore della croce, la Turchia: un soldato eroico del califfato ha colpito uno dei più famosi nightclub dove i cristiani celebrano la loro festa apostata”. Se prima era soltanto un sospetto, ora è una realtà: come riporta la tv Al Jazeera, il sedicente Stato Islamico ha infatti ufficialmente rivendicato la strage di Capodanno in una discoteca di Istanbul. “Li ha attaccati con bombe a mano e con un’arma automatica – prosegue ancora la nota del Califfato, in cui si percorrono le gesta del loro ‘soldato’ cambiando la loro gioia in dolore, raccogliendo le anime di 150 persone, tra feriti e morti, come vendetta della religione di Dio e in risposta al richiamo del principe dei fedeli a prendere di mira la Turchia, servitrice della croce. Grazie a Dio per il successo e per il suo sostegno, che il governo della Turchia apostata sappia che il sangue dei musulmani che si versa sotto i suoi raid aerei e i suoi cannoni brucerà dentro la sua casa, con l’aiuto di Dio”. Un attacco repentino e cruento, quello consumatosi all’interno del ‘Reina’, come ha riportato la Bbc in soli sette minuti (un’eternità a viverli), sono stati sparati almeno 180 colpi di arma da fuoco. Tra i 39 giovani caduti a terra senza vita, diversi stranieri che la Bbc ha identificato in sette sauditi, quattro iracheni, tre libanesi, due giordani, due marocchini, due indiani oltre ad almeno un siriano, un israeliano, un francese, un tunisino, un belga, un kuwaitiano, una canadese e un russo. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha condannato “con forza l’attentato terroristico barbaro e orribile” ed ha ribadito che “ogni atto di terrorismo è criminale e ingiustificabile, indipendentemente dalla motivazione, da dove e da chiunque venga commesso”. Sul fronte delle indagini gli investigatori hanno invece ribadito che l’autore dell’attentato è un solo soggetto e non almeno due come hanno riferito diversi testimoni, che hanno affermato di aver udito più raffiche da zone opposte del locale. Come hanno riportato diversi media turchi, l’assalitore è arrivato a bordo di un taxi, è sceso imbracciando il mitra e, dopo aver fatto fuoco contro gli uomini della sicurezza all’ingresso del ‘Reina’, è entrato sparando all’impazzata verso la pista del locale. Poi, come ha dichiarato il premier Binali Yildirim, il terrorista potrebbe essersi mischiato alla folla in fuga dal locale per scappare e far perdere le tracce. Intanto, a quanto riferisce l’emittente Cnn Turk – che cita fonti della polizia turca – sarebbe un cittadino dell’Uzbekistan o del Kirghizistan legato all’Is l’uomo a cui la polizia turca sta dando la caccia. Secondo il quotidiano Hurriyet, gli investigatori ritengono che l’uomo entrato in azione al Reina potrebbe far parte della stessa cellula che il 28 giugno scorso è entrata in azione all’aeroporto Ataturk di Istanbul, uccidendo 47 persone.

    M.