Ambiente, incentivi per l’auto elettrica nella manovra

    Nella Manovra ci sarà spazio anche per delle misure atte a promuovere la diffusione dell’ auto elettrica. A partire dal prossimo anno, infatti, e fino al 2021, ci saranno degli incentivi per chi deciderà di acquistare e immatricolare una nuova auto elettrica, ibrida o alimentata a metano in Italia. L’emendamento, che porta la firma Diu Lorenzo Viviani della Lega, è stato approvato nella Manovra ed istituisce il riconoscimento di un contributo economico fino a 6mila euro, calcolato sulla base della anidride carbonica emessa per chilometro. Al contrario, per coloro i quali acquisteranno i mezzi più inquinanti, ci sarà una tassa più alta, legata proprio al livello delle nocive emissioni di CO2 del veicolo.

    Nel dettaglio di questo nuovo sistema di bonus di malus, le tasse aumenteranno per le auto caratterizzate da alte emissioni di Co2, dal 1 gennaio, con un’impennata da 150 a 3mila euro (con emissioni superiori a 110 g / km). Al contrario, passare ad una macchina ecologica, con emissioni tra 0 e 90 g / km di CO2, significherà avere un incentivo da 1.500 a 6.000 euro.

    L’imposta sarà comunque prevista per chi acquista, anche in leasing finanziario, e registra in Italia (compresi i veicoli già immatricolati in altri paesi) un nuovo veicolo di categoria M1 (autoveicolo destinato al trasporto di persone, con un massimo di otto posti oltre al posto di guida). L’importo, come detto, sarà articolato sul numero di grammi di anidride carbonica emessi per chilometro, che superano la soglia di 110 CO2 g / km, in base agli importi (da 150 a 3000 euro) nel contesto di 9 bande di emissione. A livello sperimentale, è riconosciuto per coloro che registrano un veicolo di categoria M, come un’ auto elettrica, caratterizzato da basse emissioni inquinanti, un contributo tra 1.500 e 6.000 euro, all’interno delle 3 categorie di emissione della suddetta sostanza.

    Il contributo assumerà la forma di sconto: sarà infatti pagato all’acquirente dal venditore, tramite un taglio sul prezzo di acquisto. I produttori o gli importatori del nuovo veicolo rimborseranno il venditore dell’importo del contributo, permettendogli quindi di recuperare la somma come credito d’imposta.
    Un fondo ad hoc per la fornitura di queste sovvenzioni sarà istituito presso il Ministero dello sviluppo economico, con un bilancio di 300 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021. Si precisa inoltre che ulteriori entrate rispetto a 300 milioni arriveranno al Fondo per le esigenze indifferibili.