Attentato Isis nelle Filippine: 20 morti e 120 feriti

    Il bilancio è di 20 deceduti, tra cui 15 civili e 5 soldati, e più di 110 feriti coinvolti nell’attentato alla chiesa dell’isola di Jolo, nel sud delle Filippine per mano dell’Isis. Due bombe- hanno sottolineato le forze dell’ordine – sono state fatte detonare dai membri dell’Isis mentre era in svolgimento la Messa domenicale. La prima bomba l’Isis l’ha piazzata all’ingresso della cattedrale di Jolo. Un’altra esplosione è avvenuta immediatamente dopo all’esterno della struttura, avvenuta quando già l’esercito nazionale stava contrattacando. Lo Stato Islamico ha rivendicato l’attentato. Lo denuncia il Site, evidenziando che nella nota il sedicente ’Stato Jihadista’ dichiara di aver amazzato 40 persone, tra cui 7 membri delle forze di sicurezza, e ferito altre 80. L’Isis (nelle Filippine l’organo legato ad esso appartiene ad Abu Sayyaf) dice che sono stati due kamikaze che si sono fatti esplodere. Il conto ufficiale è invece di venti morti e di 110 feriti. Foto diramate in rete dalle agenzie mostrano i cadaveri delle vittime tra i resti dell’edificio in una strada gremita, fuori dalla chiesa di Nostra signora del Monte Carmelo, già soggetta di attentati in precedenza. Schieramenti di uomini in assetto da guerriglia hanno bloccato la via principale che conduce alla chiesa, mentre i feriti tiravano via i corpi delle vittime e i sopravvisuti all’ospedale. I feriti in codice rosso sono stati trasportati conl’elibulanza nella vicina città di Zamboanga. “Ho ordinato alle nostre truppe di alzare il livello di allerta per garantire la sicurezza in tutti i luoghi di culto e di porre in atto azioni preventive per stroncare sul nascere eventuali azioni ostili”, ha dichiarato il segretario alla Difesa Delfin Lorenzana in un comunicato. L’isola di Jolo è stata per molto tempo sotto il mirino dei militanti di Abu Sayyaf, nella black list degli Stati Uniti e delle Filippine come gruppo terroristico dopo anni di attacchi, rapimenti e decapitazioni.