CIVITAVECCHIA – ‘ISTIGAZIONE AL SUICIDIO’, CODACONS PRESENTA UN ESPOSTO DOPO IL TRAGICO GESTO DEL PENSIONATO ‘IMPOVERITO’ DAL SALVA-BANCHE

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    All’indomani del suicidio del pensionato di Civitavecchia, disperato per la perdita di tutti i suoi risparmi, inghiottiti dalla Banca di Etruria in seguito all’effetto salva-banche, il Codacons ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Civitavecchia per istigazione al suicidio. “Chiediamo alla Procura di Civitavecchia di aprire una indagine sulla base dell’art. 580 del Codice Penale, volta adaccertare eventuali responsabilità di terzi nel suicidio del pensionato– spiega Carlo Rienzi di Codacons- In particolare vogliamo sapere se eventuali comportamenti di organi pubblici o soggetti privati abbiano potuto in quale modo contribuire al tragico gesto, spingendo l’uomo alla disperazione e quindi al suicidio”. Rienzi si rifà all’articolo 580 del Codice penale che recita: “Chiunque determina altri al suicidio o rafforza l’altrui proposito di suicidio, ovvero ne agevola in qualsiasi modo l’esecuzione, è punito, se il suicidio avviene, con la reclusione da cinque a dodici anni. Si tratta di un episodio gravissimo, e il rischio maggiore è quello dell’emulazione – ha poi aggiunto Rienzi – Per tale motivo è importante ricordare a chi in questi giorni ha perso tutti i risparmi a causa del salvataggio delle 4 banche, che non tutto è perduto, e che esistono azioni legali come quella avviata dal Codacons che mirano alrecupero integrale degli investimenti”.

    M.