Cosenza, blitz antidroga grazie a mamme coraggio

    Importante operazione antidroga nel cosentino laddove sono piovute 57 misure cautelari grazie al coraggio di un gruppo di madri che ha avuto il coraggio di denunciare i propri figli. Sembra quasi impossibile da immaginare, e invece è andata proprio così: a Cosenza si è arrivati a smantellare tutto un corpus di piazze di spaccio con una pioggia di misure cautelati (ben cinquantasette, come detto), e tutto è stato possibile grazie alla decisione di alcune madri che hanno scelto la legalità rispetto all’omertà, denunciando i propri figli. 

    Cosenza, blitz anti-droga grazie a mamme coraggio. 500 carabinieri, 57 misure cautelari e piazze di spaccio KO

    Sono alti, interessanti e suggestivi i numeri di questa operazione antidroga che da Cosenza ha già fatto il giro d’Italia. Si parla di 500 carabinieri, tutti parte del comando provinciale di Cosenza, impiegati in questa operazione antidroga di vasta portata e che, in queste ore, stanno portando ad esecuzione un numero attualmente pari a 57 misure cautelari riguardanti diversi soggetti ritenuti responsabili di diversi reati come quelli, in particolare, di detenzione e cessione di sostanze stupefacenti ed estorsione continuata, ma anche, nel dettaglio, di detenzione illegale di armi da fuoco e munizioni; e ancora ricettazione, furto in abitazione, introduzione di monete falsificate e, per non farsi mancare niente, detenzione e porto in luogo pubblico di arma clandestina, rapina aggravata e violazione degli obblighi della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. Un lungo carrello di reati, che gli uomini dell’Arma hanno constatato nel corso di questa operazione antidroga che, come detto, è partita dalla denunzia delle madri, la cui coraggiosa iniziativa è stata lodata dai militari. Madri che “hanno avuto la forza di denunciare e raccontare cosa facevano i loro figli”, ha detto il colonnello Piero Sutera, comandante provinciale dei Carabinieri di Cosenza. L’operazione antidroga ha preso il nome di Alarico e pare abbia coinvolto anche diversi minori.