Davos, Tria dice no a manovra bis. Moscovici: vigileremo

    Il ministro dell’Economia Tria da Davos lancia un messaggio chiaro e tondo a Moscovici: “Anche in caso di rallentamento della crescita, non ci saranno interventi correttivi, perché il nostro obiettivo concordato è sul deficit strutturale, che non tiene conto dell’andamento dell’Economia”.
    Il ministro Tria rigetta la ipotesi di una manovra correttiva e prova a rassicurare tutti, Moscovici in testa, sul sistema bancario italiano.
    Intervenuto in conferenza stampa a Davos, laddove si sta svolgendo il meeting del Wef, World economic forum, Il ministro dell’Economia Giovanni Tria ha chiarito che non ci sarà alcun intervento causato dal rallentamento “della crescita”, perché  “il nostro obiettivo concordato con l’Ue è sul deficit strutturale, che non tiene conto dell’andamento dell’economia”.
    Tria da titolare del dicastero di via XX Settembre sembra particolarmente rivolgersi al commissario Ue per gli Affari economici e monetari, Pierre Moscovici, che nelle scorse ore in merito al peggioramento delle stime del Fmi sull’andamento della  congiuntura italiana aveva detto: “Di solito le nostre stime non sono molto diverse da quelle delle altre Istituzioni internazionali e dovremo valutare le conseguenze nel caso di peggioramento del pil italiano.”
    Ma in merito allo stato di salute del sistema bancario italiano, dopo la vicenda Carige, Tria ha spiegato che non sussistono veri motivi di preoccupazione: “Stiamo seguendo i problemi delle banche, stiamo seguendo altre possibili crisi ma limitate, non ci sono attualmente situazioni che possono portare a un rischio sistemico, il sistema è solido”, ha detto il ministro dell’Economia.

    Del resto, anche in merito a Npl, Non performing loans, Tria ha specificato nel dettaglio che “il processo di dismissione vada avanti secondo i piani stabiliti dalla Commissione”. Per ciò che invece poi concerne la situazione legata alla Banca Montepaschi, Tria ha dichiarato ulteriormente che il governo ha all’esame “tutte le possibili soluzioni per vedere come arrivare all’obiettivo dell’uscita del pubblico. Questa è  la strada, altre soluzioni si vedranno in futuro se ci saranno problemi”. Questa mattina, nel corso di una dichiarazione rilasciata alla Stampa, il commissario Moscovici ha però in qualche modo sottolineato di nuovo le proprie posizioni: “l’Italia è un attore importante per l’economia europea. Il nostro auspicio è che persegua la riduzione del debito e il sostegno allo sviluppo. Non commento il lavoro del Fondo monetario internazionale, vedremo le nostre previsioni in febbraio. Conosciamo la situazione italiana, la misura del debito è un tema da tenere sotto controllo ,sebbene si sia avuto un buon accordo con il governo Conte. La situazione delle banche, ci ha rassicurato Tria, non comporta rischi sistemici anche se ci sono situazioni particolari che vanno seguite bene”.