De Laurentiis: Ad Ancelotti serve tempo

    “Ho sempre detto che le prime partite sarebbero state per noi di assestamento, di conoscenza, d’ambientamento, anche per un allenatore che manca dall’Italia da parecchi anni. Carlo Ancelotti ha nel suo palmares tanti successi, però quando si cambia è come ricominciare ogni volta da capo. Mi scuso con i tifosi, che vogliono vincere tutto e subito e che avevano fatto la bocca buona con le prime due vittorie. Io invece ero più attendista, mi aspettavo qualche incidente di percorso. Ho sempre detto che ci sarebbero servite 7-9 partite per assestarci. Chi vuole fare i processi li faccia, noi siamo sereni, abbiamo portato il Napoli tra le regine del mondo e restiamo saldi in sella in un contesto difficile come quello del calcio”.
    Con queste parole il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis manda al mittente le critiche dopo la sconfitta contro la Sampdoria. Il presidente, soffermandosi sulla squadra, parla a tutto tondo.
    “Ci sono calciatori nuovi che non conoscono né i metodi di Ancelotti né quelli di Sarri. Si dice che Carlo abbia sfruttato in parte il Sarrismo, ma queste sono cose ad uso e consumo dei media. Il nostro nuovo tecnico ha bisogno semplicemente di tempo per impostare il gruppo. Ci sono poi gli avversari, che vanno sempre considerati: chi ha un percorso rodato negli anni avrà meno problematiche rispetto a noi, all’inizio. La Juve è una grande squadra, ma se avessimo preso noi Cristiano Ronaldo e se nelle prime tre gare non avesse segnato sarebbe successa la rivoluzione. La forza dei bianconeri è saper affrontare tutti i problemi con estrema calma. Emotivamente noi siamo i numeri uno al mondo”.

    De Laurentiis chiede pazienza. “Sono sereno, in ogni caso. Abbiamo svoltato, dobbiamo essere lungimiranti con una allenatore che ci farà crescere nel tempo, serve pazienza. L’anno scorso ho perso 15 milioni, quest’anno ne perderò altri 25, sono i primi anni in cui i conti del Napoli vanno sotto in maniera pesante e negativa, ma sono tranquillo perché sono stagioni di investimento, di crescita. Se gli olandesi dicono che siamo la squadra che al mondo è cresciuta più di tutti negli ultimi dieci anni un motivo ci sarà”.

    Il presidente è triste tuttavia per il sorteggio Champions. “Dovrò chiedere spiegazioni alla Uefa: il Liverpool è arrivato in finale nella scorsa edizione, cosa ci faceva in terza fascia? Anche questi dell’Uefa, per me, sono dei casinari. Ho sempre contestato queste estrazioni, servono solo per fare un po’ di teatrino a Montecarlo, un posto che abbandonerei, li spostassero a Nyon. La presenza dei Reds in terza fascia è un’anomalia clamorosa. Il girone è difficile, ma se si deve vincere è meglio farlo alla grande contro le grandi, godiamoci queste grande sfide che serviranno a far crescere la squadra”.