Di Maio: ’No cambiamento se si strizza l’occhio a Berlusconi’

    “Ci siamo detti che volevamo creare un Governo del cambiamento e vogliamo portare avanti questo Governo del cambiamento per altri quattro anni: quando parli di Governo del cambiamento non puoi fare l’occhiolino a Berlusconi” ha dichiarato Luigi Di Maio. “Sento di continue telefonate tra la Lega e Berlusconi. Non so cosa ne pensiate voi, ma la coerenza a casa mia un valore ce l’ha.” Sui rapporti fra Movimento 5 Stelle e Lega, il vicepremier ha detto: “Non credo che peggiorino i rapporti e finché restiamo nel Contratto ci sono tante cose da fare per gli italiani e questo Governo deve andare avanti, ma se vogliamo, invece, parlare di una serie di derive a cui ho assistito negli ultimi mesi, io non posso consentire che il Movimento cinque stelle stia zitto, ad esempio sull’autonomia”. 

    Di Maio: contento per altri due comuni importanti in Sicilia

    “Sono contento che nei giorni scorsi abbiamo votato insieme il taglio di oltre 350 parlamentari della Repubblica” ha detto Di Maio, che poi sull’autonomia alle regioni ha dichiarato: “Per me si deve fare per Lombardia e Veneto, ma non per creare una scuola di serie A o serie B, o una sanità di serie A e serie B: questo non è assolutamente accettabile. Per quanto mi riguarda il lavoro che dovremmo fare nei prossimi mesi è scrivere un provvedimento sull’autonomia che non attenti alla coesione nazionale perché la scuola, la sanità sono ’una’, come la Repubblica, indivisibili”.

    Sui risultati dei ballottaggi in Sicilia, Di Maio ha detto: “Quando vince il Movimento cinque stelle si mandano all’opposizione il Patto del Nazareno e gli estremismi. Quando non vince il Movimento Cinque Stelle, vincono coalizioni di Pd e Forza Italia insieme, come successo a Gela: questo è inquietante per il futuro del Paese. Per questo credo che bisogna continuare a dare fiducia al Movimento cinque stelle. Sono molto contento che da oggi il Movimento cinque stelle governi altri due Comuni importanti, tra cui Caltanissetta, capoluogo di provincia, Comune centrale della Sicilia ma che dobbiamo farlo diventare un Comune, una città centrale nel Mediterraneo”.