Di Maio: per Alitalia quota statale oltre il 50%

    In merito al dossier Alitalia il ministro LuigiDi Maio ha chiarito ai sindacati che la quota statale potrebbe essere anche oltre il 50%”.
    Il vicepremier è tornato a parlare del tema Alitalia a margine dell’incontro con i gruppi sindacali al Mise, dichiarando per appunto che Tesoro e Ferrovie potrebbero anche superare la metà delle quote nella newco legata all’affare Alitalia per appunto.
    Inoltre, sempre Di Maio ha ribadito che il 31 marzo resta il termine per la presentazione del piano industriale. Possibile coinvolgimento anche di Cdp.
    Dunque il Tesoro e le Ferrovie dello Stato sono disposte a superare la soglia del 50% delle quote nella newco per la nuova Alitalia stando al ministro dello Sviluppo e del Lavoro. Peraltro, il vicepremier avrebbe anche chiarito che la partecipazione di Mef e Fs è una sorta di profonda assicurazione per l’esito della operazione in quanto tale ma anche per ciò che concerne la tutela e i diritti dei lavoratori. Questo, ovviamente, senza escludere eventuali ulteriori partecipazioni di società pubbliche e private. Nel dettaglio il capitale del Tesoro all’interno della newco per Alitalia potrebbe superare il 15% e, sempre stando al leader del M5s, non è da escludere la partecipazione di Cassa depositi e prestiti: “Cdp è disponibile per Alitalia e può servire per finanziamento acquisto o leasing velivoli. Ma se il nuovo soggetto troverà condizioni di finanziamento migliori allora non servirà”
    Stando ad alcune fonti del Mise, Di Maio avrebbe poi ribadito che “non ci sarà una Alitalia più piccola”. Del resto, “quando parliamo di operazioni di mercato, parliamo di partner privati – ha ribadito Di Maio – ma la presenza del Mef e di Fs garantisce la salvaguardia dei livelli occupazionali ed evita licenziamenti. Ed è per garantire una strategia ad Alitalia e non per svenderla. Il potere contrattuale dello Stato sarà fondamentale nella società per la nuova Alitalia che deve essere rilanciata e non solo salvata”.