Facebook, fake news, stop a 23 pagine

    Facebook decide la chiusura di ben 23 pagine che producevano fake news e però avevano circa 2,5 milioni di follower. Nei tempi in cui la notizia non fa più notizia ma vince il sensazionalismo e, ancor peggio, la notizia finta o fake news come si ama dire oggi, non poteva non accadere che a stretto giro di posta uno dei colossi delle nuova panoramica social non prendesse provvedimenti. Si parla di facebook che ha deciso di chiudere 23 pagine in Italia per via del fatto che ognuna di esse proponesse la diffusione di notizie false e informazioni che andavano a violare quelle che sono le regole del social network. 

    Facebook, fake news, stop a 23 pagine. Il colosso le oscura per false notizie e violazione delle regole 

    L’azione di facebook è sopraggiunta dopo la segnalazione di Avaaz, la organizzazione non governativa attiva sul tema dei diritti umani: e non ci sono stati dubbi circa gli esiti. Facebook ha dunque fatto chiudere 23 pagine italiane che peraltro vantavano la bellezza di oltre 2,46 milioni di follower. Queste pagine condividevano informazioni false e contenuti tesi su argomenti caldissimi e molto discussi come quelli dei migranti, dei vaccini senza trascurare alcuni passaggi gravi come quelli riguardanti messaggi antisemiti, o rischi di violazioni e abusi sulle elezioni europee, In particolare, poi, emerge come ci siano degli abusi relativi ad un massiccio sostegno verso Lega o M5S. L’operazione nasce come detto dalla iniziativa del movimento cittadino Avaaz. “Ringraziamo Avaaz per aver condiviso le ricerche affinché potessimo indagare. siamo impegnati nel proteggere l’integrità delle elezioni nell’Ue e in tutto il mondo”, fanno sapere da faceboook. Avaaz, come è noto, è una rinomata organizzazione non governativa attiva sul tema dei diritti umani. La vicenda si è sviluppata il 3 maggio quando erano state segnalate “numerose violazioni delle condizioni d’uso della piattaforma, come cambi di nome che hanno trasformato pagine non politiche in pagine politiche o partitiche; l’uso di profili falsi; contenuti d’odio (hate speech); comportamenti non autentici o di spam delle pagine”. Questo almeno è quello che emerge dalle informative specifiche. Avaaz riporta qualche esempio di fake news, come la errata citazione dello scrittore Roberto Saviano secondo cui avrebe ’preferito salvare i migranti che le vittime italiane dei terremoti” e che naturalmente lo scrittore partenopeo non si è mai sognato di pronunciare. Oppure pagine come “Lega Salvini Premier Santa Teresa di riva” e “Noi Siamo 5 stelle”, che sono state chiuse per aver fatto cambi di nome ingannevoli, mutandosi da pagine di associazioni locali a scopo politico.