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Franco Gatti, leader dei Ricchi e Poveri,  si è spento oggi ad 80 anni. Ecco la sua sfortunata storia

E’ di pochi minuti fa, confermata dal suo manager, Danilo Mancuso, che ad 80 anni si è spento Franco gatti, il simatico ‘baffone’ dei Ricchi e Poveri, mitica band capace di attraversare all’insegna di travolgenti hit, gli ultimi decenni della musica leggera nostrana.

Franco Gatti e quell’immenso dolore che lo indusse a lasciare i palchi: “Ho bisogno di normalità”

In realtà, dalla prematura scomparsa dell’amato figlio, l’ex compositore e interprete della band, ha trascorso questi ultimi anni in un profondo stato di comprensibile dolore: “Dopo che mio figlio Alessio è mancato – ripeteva – la mia vita è profondamente cambiata. Io sono diverso, sul palco prima mi prendevo in giro, scherzavo sui miei baffi, sul nasone, insomma facevo lo scemetto. Ora non me la sento più…”. Di qui la scelta, nel 2015, di ritirarsi dalle scene a 74 anni, dopo 50 anni di canzoni e concerti. Da ora, rispondeva a chi gli chiedeva il perché di tale scelta, Franco ribatteva: “Ho un disperato bisogno di normalità”.

Franco gatti, gli inizi nel lontano 1964, quando debuttò con l’amico e collega Angelo Sotgiu

Genovese doc, dove è nato il 4 ottobre del 1942, Franco iniziò i suoi primi passi nel mondo della musica con l’amico Angelo Sotgiu, insieme al quale fondò una prima band: i ‘Jet’. Pochi anni dopo incontrarono Angela Brambati e Marina Occhiena, con le quali decisero di metter si una formazione ‘mista’.

Il debutto ufficiale avvenne nel 1968 con ‘L’ultimo amore’, che li fece conoscere al grande pubblico grazie al ‘Cantagiro’, una sorta di Festival musicale a tappe, che li portò ad esibirsi live in numerose città del Paese.

Ma fu il Festival di Sanremo a lanciare i Ricchi e Poveri nel firmamento musicale, grazie a ‘La prima cosa bella’ che, nel 1970, cantarono sul famoso palco ligure in accoppiata con l’altrettanto amato Jose Feliciano.

Di lì, tra alti e bassi (e l’addio di Marina Occhiena nel 1981),  seguiranno anni di grandissimi successi con brani come ‘Che sarà’, ‘Sarà perché ti amo’, ‘Come vorrei’, ‘Mamma Maria’, ‘Volevou Danzer’, e molte altre, che in virtù di 12 presenze al Festival di Sanremo, consentì alla band di vendere qualcosa come ben 22 milioni di dischi in tutto il mondo.

Franco Gatti, il ‘simpatico’ della band, era una persona riservata ed un ottimo marito e padre di famiglia

Sposato da sempre con Stefania, Franco aveva due figli: Federica (laureata in Giurisprudenza), ed Alessio, come dicevamo, prematuramente scomparso a soli 22 anni. Un dolore dal quale l’artista non è più riuscito a riprendersi e del quale, raccontò più volte nel corso delle rare interviste rilasciate, riusciva ad avere ragione quando sentivo la presenza’ di Alessio vicino a lui.

Ed oggi, dopo una vita di successi naufragata nel peggiore dei dolori, Franco ha raggiunto il suo amato Alessio…

Franco Gatti: ‘Mamma Maria’, una travolgente hit ancora oggi molto amata e suonata, soprattutto nelle feste

Max