Il mega show di Marco Mengoni conquista Torino

    “Sono molto contento quest’anno di essere più freddo, prima mi tremavano le gambe all’inizio del concerto. Quest’anno salgo sul un po’ più maturo, so gestire meglio l’emozione, anche se alcuni brani più sentiti li sento veramente molto. Era tanto tempo che non ero sul palco e non ricordavo che foste così… cos셔.
    Così, a tre anni dal precedente tour, Marco Mengoni confida al pubblico torinese del Pala Alpitour, la grande emozione provata dall’artista per il varo di questo Atlantico Tour.
    Una tournée attesa e fortemente invocata dai fans (per le cinque anteprime europee di Berlino, Zurigo, Monaco, Parigi e Madrid, ha già venduto circa 200 mila biglietti), questa del bravo interprete di Ronciglione, che senza tregua di regala all’affollata platea per più di 2 ore ed attraverso 26 canzoni.
    A rendere magica l’atmosfera un bellissimo palco ed una scenografia avvincente e versatile. Lo show è diviso in tre atti, per altrettante scenografie e ‘colorazioni’.
    Atmosfere post-industriali e look minimal ma d’effetto (Armani), con Marco in un bellissimo abito bianco che fa da contraltare all’apertura del concerto, virato in bianco e nero. 
    I circa 150 motori che ‘ottimizzano’ i 500 ‘punti luce’ ed i 12 i laser, sono guidati dall’esperto Jordan Babev (già Phoenix ed Editors).
    I pezzi si susseguono l’un l’altro, esaltando le indiscusse doti vocali (due cambi scena sono da lui recitati con monologhi strettamente connessi alla realtà sociale), ma anche interpretative di Mengoni il quale, nel corso di ’20 sigarette’, rioesce a ‘domare’ gli scatenati fans i quali, per circa 2 minuti accettano di ascoltare in silenzio, mettendo persino da parte i cellulari: “In due ore di spettacolo – racconta Marco a fine show – abbiamo chiesto al pubblico di concedersi due minuti di silenzio, di ascolto e di concentrazione. Era l’unico escamotage a cui abbiamo pensato per far spegnere i cellulari e godersi il momento”.
    Puntuale il bis e quindi la chiusura per uno spettacolo di altissimo livello che, ne siamo certi, proseguirà in giro per il Paese a colpi di ‘tutto esaurito’.
    Max