Il sindaco di Riace agli arresti, il procuratore: ’’Non possiamo, come Stato, autorizzare gli illeciti’’

    Il sindaco di Riace, Mimmo Lucano, è da ieri agli arresti domiciliari. Su di lui pesano le accuse di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e illecita assegnazione dell’appalto per la raccolta dei rifiuti. Ora sembra però che la questione si sia spostata nei piani alti del Palazzo di giustizia di Locri. “Il modello Riace non è in discussione, andremo avanti e sono sicuro che Mimmo tornerà presto con noi”, ha rassicurato il vicesindaco Giuseppe Gervasi. Gran parte della questione è però legata alle decisioni che nei prossimi giorni dovrà prendere il Tribunale del Riesame chiamato a pronunciarsi su due ricorsi: il primo è dei difensori di Lucano che chiederanno la revoca degli arresti domiciliari e il secondo è quello del procuratore di Locri Luigi D’Angelo che aveva chiesto l’arresto di Lucano per altri sette e ben più gravi reati.?Il cuore dell’inchiesta della Guardia di finanza e della Procura, quello sulla illecita gestione dei dieci milioni di fondi per l’accoglienza giunti a Locri negli ultimi quattro anni, è stato interamente cassato dal gip Vincenzo Tedesco che li ha configurati come illeciti amministrativi. Ma il procuratore insiste. “Sono sempre rispettoso delle decisioni del giudice, ma stiamo redigendo motivi di impugnazione. Credo e temo che il Gip sia rimasto un po’ anche schiacciato dalla quantita’ di indagini che gli sono piovute addosso e ritengo che non abbia vagliato tutto il panorama probatorio che gli e’ stato messo a disposizione – ha detto D’Angelo questa mattina a Radio Anch’io -“. Noi porremo all’attenzione del Tribunale del Riesame il panorama probatorio, perché invece riteniamo che gli elementi siano ben sufficienti per ritenere configurate anche le ipotesi di reato che abbiamo portato all’attenzione del Gip”.
    “Non sono un Torquemada che ha deciso di perseguitare Lucano che mi sta anche simpatico. Apprezzo tutti coloro che manifestano dispiacere per questa vicenda, ma bisogna assolutamente scindere la persona Lucano dall’idea che lui ha posto in essere a Riace, perché sull’idea si puo’ dibattere, si puo’ discutere – ha continuato il procuratore -. C’è chi dice che l’accoglienza non va bene, c’è chi dice che è  l’unica strada possibile. Il problema è la realizzazione di quell’idea e non possiamo consentire, come Stato italiano, come istituzione della repubblica, che qualcuno persegua un’idea passando bellamente sopra i principi e sopra le norme, altrimenti consentiremmo a chiunque di predicare quelli che sono i propri convincimenti infischiandosene delle leggi”.

    Sul caso Riace torna ad intervenire anche Matteo Salvini: ” Non è mai bello che un sindaco venga arrestato e pensare che io possa condizionare il lavoro delle Procure è follia”, ha scritto il ministro dell’Interno in un tweet. A Riace intanto ci si prepara ad accogliere la grande manifestazione di solidarietà a Mimmo Lucano prevista per sabato pomeriggio quando arriveranno da tutta Italia per chiedere che il modello Riace non si fermi.