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La Roma al Meazza pensa solo a difendersi. Per Lukaku i fischi dei suoi ex tifosi e nemmeno un pallone giocabile.

Dura 81’ la resistenza passiva della Roma a Milano, poi il goal di Thuram indirizza la gara verso il meritato successo dei nerazzurri. Priva degli uomini in grado di legare centrocampo ad attacco (Pellegrini, Renato Sanches e Dybala) con l’aggiunta di Spinazzola ecco la Roma che scende al Meazza con l’unico scopo di non prenderle.
Passiva e costretta a subire il forcing dell’Inter, la Roma potrebbe capitolare già dopo pochi minuti, con gli uomini di Inzaghi capaci di creare tre clamorose palle goal nei primi 15’. Incapace di imbastire la più semplice trama di gioco, la squadra di Mourinho non infila tre passaggi di fila e si limita ad una buona fase difensiva fino alla fine del pt.

Nella ripresa (con l’aggravante dei tre centrali ammoniti, da censurare il giallo a Mancini per inutili proteste al 13’ del pt), la sostanza non cambia, con l’Inter a premere e fare la partita anche se le occasioni latitano. Ci scappa pure l’unico tiro in porta dei giallorossi con Cristante che di testa sfiora il vantaggio.

Poi ecco il goal dell’Inter sull’unico errore di Llorente che si lascia anticipare in area da Thuram sul bel cross di Di Marco. Un altro palo nerazzurro (dopo la traversa colpita nel pt) legittima nel finale la vittoria dell’Inter che da quando Mourinho siede sulla
panchina giallorossa ha ottenuto 5 successi.

E Lukaku? Più che i fischi dei suoi vecchi tifosi ha subito il non gioco della sua squadra, incapace di fargli pervenire un solo pallone giocabile in attacco. Il centravanti giallorossi si è visto solo per due colpi di testa difensivi nella sua area, davvero troppo poco per sperare nel goal dell’ex impossibile in queste circostanze.

Superata anche dal Bologna la Roma si ritrova ottava in classifica e con la prospettiva di gare impegnative in arrivo. Impossibile continuare ad invocare il ritorno di convalescenti cronici e infortunati con la soglia bassa del dolore (parole di Mourinho rivolte a Smalling) l’unica speranza è legata a Dybala il cui ritorno in campo contro il Lecce è davvero imprescindibile.

Sul filo costante dell’anonimato, la Roma si ritrova a fine ottobre a non poter più sbagliare le gare da vincere all’Olimpico e quella coi giallorossi di Baroni è una di quelle. Poi arriveranno Slavia Praga e derby a chiarire definitivamente il ruolo dei giallorossi in questa stagione.

E pensare di puntare tutto sull’Europa League a metà novembre
sarebbe davvero fallimentare.

Le pagelle di Inter-Roma 1-0

Rui Patricio 6, Mancini 5, Llorente 6, Ndicka 6, Kristensen 5, Cristante 6, Paredes 5 (dall’88’ Azmoun ng), Bove 5,5 (dall’83’ Aouar ng), Zalewski 4,5 (dal 74’ Celik ng), El Shaarawy 6 (dall’83’ Belotti ng), Lukaku 5,5
All. Mourinho 5

Claudio Fontanini