MALAYSIA: IN CAMPI MIGRANTI FOSSE COMUNI, IN TUTTO 139

     

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    Le autorità malaysiane hanno detto di aver scoperto un gran numero di fosse comuni in campi abbandonati da trafficanti di immigrati al confine con la Thailandia, dove passano i musulmani Rohingya in fuga dal Myanmar. La scoperta segue una simile fatta dalle autorità thailandesi. I trafficanti terrebbero ostaggio i migranti in questi campi, nella speranza di ottenere un riscatto dalle loro famiglie.In totale sono 139 le fosse contenenti resti umani – con ogni probabilità di migranti Rohingya e bengalesi – trovate dalla Malaysia. Lo ha comunicato questa mattina la polizia di Kuala Lumpur, dopo l’iniziale annuncio del ritrovamento. “Un’agonia immensa si svolge sui mari del Sudest asiatico: una nuova ondata di boat people, fuggiti a causa di povertà e conflitti da Myanmar e Bangladesh, è alla deriva nei mari. Sfruttati da trafficanti senza scrupoli, uomini, donne e bambini sono ammassati in squallidi barconi e spesso muoiono in mare. Una nuova ferita si apre. Lasciamo che misericordia e compassione scorrano come un fiume nella terra di Buddha”: è l’appello lanciato dal cardinale Charles Maung Bo, arcivescovo di Yangon, mentre è ancora in corso l’emergenza dei rifugiati Rohingya, che cercano asilo in nazioni come Thailandia, Malaysia, Indonesia. In un messaggio inviato a Fides, il cardinale ricorda i boat people del Vietnam e anche gli sbarchi nel Mediterraneo, e afferma: “I profughi fuggono per cercare dignità e sicurezza.