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    Manovra 2024, ok Mattarella per invio a Camere: 109 articoli, da cedolare a Iva pannolini

    (Adnkronos) – E’ stata bollinata dalla Ragioneria dello Stato la Manovra 2024, composta da 109 articoli e 6 allegati. Fra le novità del testo – che il presidente della Repubblica Mattarella ha autorizzato a trasmettere al Parlamento – l’aumento dal 21 al 26% dell’aliquota sulla cedolare secca per gli affitti brevi solo “in caso di destinazione alla locazione breve di più di un appartamento per ciascun periodo d’imposta”. Confermata quindi l’eliminazione della nuova aliquota per tutti gli immobili destinati alla locazione breve. Inoltre i pannolini per bambini tornano fra i prodotti con aliquota agevolata, anche se nel 2024 si passerà dall’attuale 5 al 10%. Stessa aliquota per il latte in polvere e preparazioni per l’alimentazione dei bimbi e per assorbenti, tamponi e coppette mestruali.  

     

    Sulla cedolare secca per gli affitti brevi “non è che si è arrivati a un compresso, dentro il centrodestra abbiamo la stessa visione”. Così il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, commenta intanto a Quarta Repubblica su Rete4 l’accordo sul testo. “La manovra è criticata da Confindustria e Cgil? Allora siamo sulla buona strada…”, le parole del sottosegretario. 

     

    Il vertice voluto da Giorgia Meloni oggi a Palazzo Chigi è fruttato intanto alla premier un testo blindato. “Quando si decide di fare un percorso insieme, non capisco le polemiche esterne…”, avrebbe detto la presidente del Consiglio a inizio vertice lanciando un monito e raccomandando ai presenti di mantenere una linea comune, senza prestare il fianco a divisioni. Ed è così, nonostante qualche malumori di Forza Italia, che la legge di bilancio viene confermata quasi nella sua interezza. 

    Sulla cedolare secca, al netto delle dichiarazioni di giubilo dei ministri azzurri, le cose non cambiano di molto: resta ferma al 21% per il primo appartamento dato in affitto breve, ma sale al 26% dal secondo in poi, come nelle ultime bozze in circolazione. Quel che gli azzurri incassano è l’istituzione di un codice di identificazione nazionale, il cosiddetto Cin, attraverso il quale tracciare tutti quelli che affittano un appartamento: in Grecia ha consentito di aumentare di 10 volte il gettito, Fi stima di tirare fuori dalla sua introduzione oltre un miliardo, recuperandola dall’emersione. 

    Sul fronte Rai, gli azzurri incassano un approfondimento del governo sul finanziamento della tv pubblica. Vale a dire un’analisi che indichi come e dove reperire le risorse -circa 440 milioni- a seguito della ‘sforbiciata’ del canone in bolletta. A quanto apprende l’Adnkronos, nei prossimi giorni i vertici Rai vedranno i rappresentanti dell’esecutivo e i ministri competenti per sciogliere i nodi sul tavolo. Tradotto: piantare i paletti per far sì che quelle risorse arrivino senza ammanchi e contraccolpi. 

    Anche sul capitolo pensioni la soluzione per ora rimane in stand-by: per Fi restano le perplessità sull’articolo 33 della manovra, che riguarda i lavoratori ‘a cavallo’ tra il sistema retributivo e quello contributivo. Il nodo, che è all’attenzione del ministro del Lavoro Elvira Calderone, sarà affrontato in un altro momento, riferiscono all’Adnkronos fonti di maggioranza. 

    Per Palazzo Chigi si va avanti con “grande compattezza e determinazione delle forze di maggioranza”, con una manovra finanziaria “improntata alla serietà e alla solidità dei conti pubblici, che, nonostante il contesto difficile, riesce a ridurre la pressione fiscale sul ceto medio-basso, a sostenere le famiglie e i lavoratori”. A prova della sbandierata compattezza, “la volontà di procedere speditamente all’approvazione”, dunque “senza presentare emendamenti”. 

    Le polemiche, andate avanti per giorni, sembrano chiudersi qui, con una doppia vittoria che la premier incassa, oltre che sulla manovra, anche sulle riforme