NATALE: FARNESINA A TURISTI, SIATE RESPONSABILI, EVITATE ZONE A RISCHIO

    Informarsi, evitare le zone a rischio, affidarsi a tour operator noti, viaggiare in modo responsabile. Alla vigilia delle vacanze di Natale, e’ questo l’appello che la Farnesina rivolge ai viaggiatori italiani. Serve “un turismo responsabile, consapevole di un mondo in cambiamento, che contiene rischi e insidie”, dichiara Claudio Taffuri, capo dell’Unita’ di Crisi del ministero degli Esteri, intervistato dall’Adnkronos. Al turista responsabile la Farnesina offre due strumenti di tutela. Viaggiaresicuri.it e’ “un sito di consultazione molto semplice che contiene informazioni di varia natura, sulla cultura, i servizi sanitari e soprattutto la sicurezza” dei paesi da visitare, spiega Taffuri. “Molto piu’ importante” e’ pero’ il secondo sito: Dove siamo nel mondo.it. Qui i viaggiatori sono invitati a registrarsi prima di partire, per fornire i dati utili a poterli rintracciare in caso di emergenza. L’Unita’ di Crisi potra’ cosi’ fare un monitoraggio della presenza italiana in determinate aree e inviare messaggi ai viaggiatori in caso di necessita’. “E’ una garanzia in piu’ da mettere nella valigia”, dichiara Taffuri, ricordando che i dati sono raccolti “nel pieno del rispetto della privacy e scompaiono 72 ore dopo il termine del viaggio”. Attiva 24 ore su 24, sette giorni su sette, l’Unita’ di Crisi interviene per far fronte a gravi emergenze che coinvolgono gli italiani all’estero: dai rapimenti, alle evacuazioni in zona di guerra o il soccorso in caso di calamita’ naturali. Nelle Filippine colpite dal tifone Haiyan, racconta Taffuri, “abbiamo coordinato la ricerca dei connazionali, il loro ritrovamento, di tutti fortunatamente in questo caso, inviando sul posto una squadra di nostri operatori per collaborare con l’ambasciata nelle ricerche”. La flessibilita’ e la capacita’ di adattamento alle situazione su diversi scenari di crisi e’ uno dei punti di forza dell’Unita’ di Crisi. “Siamo un centro di coordinamento che si avvale di altri enti dello stato – spiega il diplomatico- Parliamo di ministero della Difesa, Protezione civile, servizi di informazione. Il sistema di analisi delle informazioni e del rischio e’ vasto e articolato. Chiaramente le ambasciate sono la nostra ’frontline’ nel paese straniero, da loro riceviamo informazioni di prima mano e sul posto, che noi elaboriamo e confrontiamo con altre fonti informative, sia aperte che riservate”. Importante e’ anche il monitoraggio di zone a rischio, come e’ ora ad esempio la Repubblica Centrafricana, per preparare il terreno ad eventuali operazioni di soccorso. In questo Paese, spiega il capo dell’Unita’ di Crisi, “abbiamo aperto una rete con i connazionali presenti, sono circa 150, siamo riusciti a contattarli praticamente tutti e informarli sulle misure piu adatte da assumere”. Inoltre sono stati presi contatti con le forze militari francesi dispiegate nel Paese.