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Negoziati con la Russia, ucraini scettici: “E’ una scusa per ricompattare l’esercito e riattaccarci”

La Russia chiede il cessate il fuoco per ricompattare l’esercito e poi ripartire ad inizio 2023“, Insomma, qualsiasi cosa di ‘positivo’ esca dal Cremlino, viene puntualmente smentito dagli ucraini che, piuttosto che chiedere la mediazione diplomatica internazionale, continuano invece a chiedere all’Occidente armi, soldi ed aiuti.

Negoziati con la Russia, ucraini scettici su Lavrov e Peskov che hanno riferito della disponibilità di Putin

Se poi sia vero o no, non sta certo noi appurarlo ma, fino a ieri, sia il ministro degli Esteri russo (Lavrov), che il portavoce del Cremlino (Peskov), hanno ribadito la volontà da parte del presidente russo, non solo di ‘parlare’ di negoziati ma, addirittura, di essere disposto ad incontrare il presidente statunitense al prossimo G20.

Negoziati con la Russia: in realtà agli ucraini di cessare il fuoco non va affatto, nonostante ‘il peccato originale’

Se da una parte ‘potremmo capire’ l’ostracismo di Biden – che a novembre si gioca le elezioni, e non può certo rimangiarsi ‘le sparate’ sin qui fatte – non ci capacitiamo invece sul perché, nonostante le perdite ed i danni subiti, Kiev si ostini a perseverare in un conflitto che, pena ‘il peccato originale’ dei fatti del Dombass nel 2014, oggi è veramente stupido ed inutile continuare.

Negoziati con la Russia, gli ucraini: la richiesta russa di cessate il fuoco è un escamotage per ricompattare le truppe

Ora la nuova linea di ‘attacco alla Russia’ da parte ucraina, è che la disponibilità di Mosca ad un cessate il fuoco, è un escamotage affinché l’Occidente faccia pressione su Kiev ad uno stop. Tutto questo nasconderebbe un ‘piano diabolico’: visto che le truppe russe stanno dando seri segni di cedimento, ragionano gli ucraini, Putin approfitterebbe del cessato il fuoco per ricompattare le sue forze armate, per poi ripartire con il nuovo anno peggio di prima.

Negoziati con la Russia, gli ucraini: Putin vuol mantenere il controllo del Donbass e non ‘restituire’ la Crimea

A supporto di questa improbabile trovata di Putin (che fa, si ferma e poi riparte come nulla fosse? Tutti zitti?), gli ucraini citano diverse fonti indipendenti russe, secondo le quali Secondo è vero che il presidente russo Vladimir Putin è intenzionato a riprendere i negoziati con l’Ucraina ma, premesso che sulla Crimea non tornerà indietro, contemporaneamente, intende continuare ad esercitare il controllo dei territori occupati nel Donbass.

Negoziati con la Russia: gli ucraini citano diversi siti indipendenti russi che confermano le loro convinzioni

Stando a quanto scrive un ‘sito indipendente’ russo, Meduza, Putin starebbe cercandodi influenzare sia i leader occidentali, che il presidente turco Erdogan, affinché convincano l’Ucraina a riprendere i negoziati con la Russia, usando l’argomento che bisogna evitare vittime civili“. In realtà, prosegue il sito, “il vero obiettivo di Putin è di prendere tempo per preparare una nuova offensiva. La tregua servirà ad addestrare i soldati appena mobilitati e rimpolpare gli arsenali, in vista di una nuova offensiva su larga scala da lanciare nel febbraio-marzo 2024”.

Insomma, gli occidentali ed Erdogan si farebbero prendere per i fondelli come fossero un’accolita di idioti… forse stiamo davvero esagerando.

Max