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Negoziati di pace: Abramovich presenta sintomi di avvelenamento dopo l’incontro a Kiev su invito di Zelensky. Dietro c’è Putin?

Ripresa dal sito del Wall Street Journal, poco fa le agenzie di tutto il mondo hanno battuto la notizia che il celebre e potente oligarca russo Roman Abramovich, dopo l’incontro a Kiev con il presidente Zelensky, al quale ha partecipati insieme ai negoziatori ucraini, che questi ultimi “ha manifestato sintomi di sospetto avvelenamento’’.

Nello specifico, scrive il WSJ, dopo l’incontro tenutosi a Kiev nelle settimane scorse, Abramovich avrebbe manifestato sintomi come gli occhi rossi, lacrimazione dolorosa e, altri sintomi tipico di un avvelenamento, la desquamazione della pelle delle mani e del volto.

Abramovich, l’arci miliardario 55enne che sbarcava il lunario vendendo giocattoli, ora è uno dei fedelissimi oligarchi di Putin

Per molti fino a pochi mesi fa, Abramovich era famoso per essere un ‘arci-miliardario’ russo, facile ad atti di generosità ma, soprattutto, il proprietario del Chelsea, squadra di altissimo lignaggio della serie A inglese.

Poi, man mano, la curiosità intorno al ‘giovane’ tycoon dell’Est (ha 55 anni), è cresciuta, così, accanto alla ‘poetica’ storia della sua vita (vendeva paperelle di plastica sulle bancarelle delle principali città russe), eccolo riapparire già ricchissimo e politicamente introdotto: si dice addirittura che sia stato proprio lui, nel 2000, a ‘segnalare’ il giovane Putin a Boris Eltsin.

Questo spiega la sua presenza nel famoso ‘cerchio magico’ dell’attuale presidente russo. Anzi, non solo uno dei fedelissimi ma, addirittura, si racconta che il 55enne ne sia il ‘cassiere’.

Abramovich, duramente colpito dalle sanzioni occidentali, è stato letteralmente bandito, ed i suoi immensi beni sequestrati

Così come accaduto anche ad altri potenti oligarchi, anche Abramovich ha duramente accusato colpito le dure sanzioni. In particolare, il Regno Unito – come il resto d’Europa – lo ha praticamente ‘bandito’: non può vendere il Chelsea, curare i suoi molteplici affari miliardari e, inoltre, i suoi yacht hanno dovuto salpare frettolosamente dai più suggestivi porti europei, per ancorarsi in Turchia.

Abramovich, la richiesta di Zelensky agli Usa di esularlo dalle sanzioni, e l’invito a presenziare ai negoziati di pace a Kiev…

Ora, è fin troppo superfluo stare a spiegare che, quando si ‘assaggia’ una vita da sogno, con qualsiasi lusso possibile, è umanamente scioccante dover rinunciarvi dalla mattina alla sera, e per di più ‘se’ per via di altre persone.

Dunque, è comprensibile che gran parte degli oligarchi vicini a Putin, abbia accusato malamente il ‘colpo’ loro indotto dalle sanzioni. Tra questi lo stesso Abramovich, che non ha pubblicamente manifestato il suo dissensi sull’invasione russa in Ucraina.

Ora non sappiamo il come e perché, fatto è che lo stesso presidente Zelensky, si sarebbe caldamente speso con il presidente Biden, affinché gli Stati Uniti in primis, sospendessero le sanzioni nei confronti del tycoon 55enne, addirittura invitato a presenziare ai negoziati a Kiev.

E’ così è stato poi, a distanza di qualche giorno, ecco la notizia di un presunto ‘avvelenamento’.

Che Putin abbia capito di essere ogni giorno più solo?…

Max