Ovazione per Sorrentino al Festival di Cannes durante l’anteprima ufficiale di Youth- di Simone Lorusso

    122855829-555e722c-c6a7-4cdd-a62f-bbd97950bd28Quindici, interminabili, minuti di applausi. Questa è stata la reazione, decisamente imprevista, del pubblico alla fine della proiezione dell’anteprima del film “Youth- La giovinezza” al Festival di Cannes. Un’ovazione per la pellicola di Paolo Sorrentino, arrivato alla rassegna mondiale forte del premio Oscar 2013 per il miglior film straniero, che mette d’accordo tutti nonostante in mattinata, dopo la proiezione stampa, i presenti avevano lanciato anche qualche mugugno. Un regista che difficilmente non divide e che ancora una volta si è lanciato in un’avventura tanto poetica quanto estrema: rappresentare il decorso del tempo e la giovinezza ormai andata. Il tutto diviene più facile, ovviamente, se si ha a disposizione nel cast il due volte premio oscar Michael Caine, nei panni del direttore d’orchestra Fred Ballinger, ormai in pensione e deciso a non tornare più alle partiture nonostante le richieste della Regina d’Inghilterra. Ad accompagnarlo in vacanza in un hotel di lusso tra le Alpi svizzere ci sono la figlia Leda (Rachel Weisz) e il suo amico Mick (Harvey Keitel), regista cinematografico che sta lavorando alla sua ultima opera. Nell’opera è presente anche Jane Fonda, nei panni di un’attrice ottantenne che Mick ha trasformato in star tanti anni prima.

    Il riferimento a “La grande bellezza” è inevitabile. Così come Jap Gambardella era solito a frequentare le feste mondane davanti a una meravigliosa città eterna, così Fred, in modo diverso, è solito incontrare storie diverse ogni giorno. Tra panorami mozzafiato montani attorno ai protagonisti, infatti, si dispiegano tanti personaggi che rappresentano le diverse sfumature dell’esistenza. Si passa dalla bellezza esagerata di Miss Universo, al talento del “Pibe”, che continua a palleggiare palline da tennis nonostante il declino, sia fisico che mentale, sia evidente. Tra musicisti e attori di film di robot i diversi artisti che passano davanti agli occhi di Fred lo stimolano a riflettere sia sul passato che, soprattutto, sul futuro, nome originale pensato per la pellicola. Un film che riesce a emozionare tanto gli spettatori che lo stesso Michael Caine, come ha confessato lui stesso non appena ha visto la locandina del film. Una grande rivincita per il regista napoletano dunque, dopo la totale indifferenza riservata a “La grande bellezza” allo stesso festival di Cannes, film che poi ha collezionato premi in tutto il mondo, arrivando anche all’Oscar. Difficile prevedere se Youth- La giovinezza sarà in grado di fare un percorso simile. Certamente, però, stavolta ha avuto il merito di non passare inosservato.