REGIONE LAZIO: “SU RIFIUTI TOSSICI PIANO STRAORDINARIO CON GOVERNO, CAMPANIA E MOLISE”

    Pubblichiamo di seguito una nota stampa scritta dalla Regione Lazio, in merito all’allarme rifiuti tossici che persiste sul territorio. “La pubblicazione dei verbali desecretati dell’audizione di Carmine Schiavone, tenutasi davanti alla Commissione bicamerale sulle ecomafie nel 1997, fa emergere un quadro di estrema gravità e grande preoccupazione che va affrontato con misure adeguate e straordinarie. Per questo, la Regione Lazio chiede a Palazzo Chigi di coordinare un piano, immediatamente attivo, che coinvolga le amministrazioni regionali laziali, campane e molisane, al fine di determinare in via straordinaria un Sito di Interesse nazionale (Sin) che agisca sull’intera area coinvolta da probabili attività illecite nell’ambito dello smaltimento di rifiuti tossici, per attivare urgenti azioni di controllo e bonifica volte a salvaguardare la salute della cittadinanza.

    I contenuti dei documenti desecretati costituiscono per l’Amministrazione regionale un elemento in più per sostanziare il nuovo corso che la Giunta di Nicola Zingaretti ha già impostato in questi primi mesi del proprio mandato, sul nodo delle bonifiche e dei controlli. Coadiuvata da Arpa Lazio, infatti, la Regione ha stabilito l’estensione e il completamento dell’Anagrafe dei siti da bonificare, con la delibera del 3 ottobre scorso. Il primo obiettivo, dunque, è quello di concludere quanto prima la mappatura di tutti i siti del territorio regionale. In relazione a quanto emerge dagli organi di stampa, la Regione comunica inoltre che, ad oggi, nessun proprio ufficio ha ricevuto ufficialmente alcuna comunicazione (prevista dalla legge ex art. 242, 244, 245 – Dlgs 152/2006) da parte del Governo nazionale né dall’autorità giudiziaria. Tuttavia, tenuto conto del segreto istruttorio sulle indagini in corso, l’Amministrazione regionale sta comunque contattando i Comuni interessati in merito alle notizie, per predisporre le azioni necessarie. Ad esempio, proprio nel caso di Borgo Montello, la Regione si è già fatta promotrice dell’istituzione di un tavolo della Trasparenza, in relazione alla dismissione della centrale nucleare. Tale scelta si somma al progetto già avviato per si sta procedendo alla redazione di un Piano operativo di indagine, finalizzato all’individuazione delle anomalie magnetiche rilevate nel corpo della discarica S0, in località Borgo Montello. Tale progetto è stato presentato dal Comune di Latina proprio in seguito alle prime dichiarazioni di Schiavone, ed è stato eseguito attraverso indagini atte ad individuare la presenza di rifiuti pericolosi occultati nella discarica di rifiuti solidi urbani di Latina. Infine, l’Area Conservazione Qualità Ambiente e Bonifica siti inquinati della Regione Lazio ha avviato un’istruttoria volta al reperimento di risorse economiche, con la finalità di supportare le eventuali richieste di finanziamento che i Comuni interessati dalla problematica possono trasmettere all’Amministrazione regionale”.