Roma, arrestata famiglia di usurai

    I Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno eseguito un ordine di custodia cautelare rilasciato dal magistrato inquirente presso il Tribunale di Roma, su richiesta del DDA locale, contro quattro soggetti, appartenenti ad un unico nucleo familiare, accusati, per vari motivi , di usura aggravata e continua ed estorsione esacerbata dal metodo mafioso (articoli 110, 81, 644 co 1, 5 n. 3 e 4 CP, 629, 416 bis 1 CP), reati commessi a Roma tra il 2016 e il 2018.
    L’attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Roma – DDA e condotta dai Carabinieri dell’Unità Investigativa di Roma, ha fatto luce su un complesso sistema usurario, con un fatturato di decine di migliaia di euro.
    Le indagini sono state avviate nel giugno 2018, in seguito al sequestro della documentazione finanziaria – compresi gli assegni e le bollette imputabili a terzi – effettuate il corso del 19 giugno contro Marco Sterlicchio, destinatario, insieme a 57 altre persone, di un ordine restrittivo emesso nell’ambito di la convenzione convenzionalmente chiamata “Hampa”, che permetteva di sconfiggere un’associazione criminale, egemonica nel distretto capitolino di Montespaccato, guidata da Franco Gambacurta, i cui partecipanti hanno commesso diversi crimini contro la persona aggravata e beni dal metodo mafioso, acquisendo anche il nascosto controllo delle attività imprenditoriali e delle risorse economiche.
    Le indagini investigative, consistenti in attività tecniche, stalking e imposizione dei detentori della documentazione sequestrata, hanno permesso ai Carabinieri di Via In Selci di ricostruire l’ammontare dei prestiti e dei rispettivi interessi usurari rivendicati negli anni dal suddetto Sterlicchio, in competizione con sua moglie TG e i figli SR (trenta anni) e S.G. (Ventitre).
    In particolare, è emerso che Marco Sterlicchio, dal 2016 al 2018, ha messo in atto l’attività usuraria verso:

    – un agente immobiliare, a cui ha pagato, in tre diverse circostanze, la somma di € 63.000,00, chiedendo la restituzione di € 165.000,00, di cui € 100.000,00 già consegnati, con un tasso usurario compreso tra il 300% e il 500%;

    – un carrozziere, che ha consegnato € 3.200,00 per estinguere il debito di una terza persona, pari a € 2.800,00, con un usuroso tasso del 150%;

    – un contratto, a cui ha pagato, in varie circostanze, la somma di € 2350,00, chiedendo la restituzione di € 4000,00, con un tasso usurario tra il 240% e il 1000%;

    – un barista, a cui ha pagato, in circostanze diverse, la somma di euro 4200,00, chiedendo il ritorno di euro 5000,00, con un tasso usurario tra il 150% e il 540%.

    Inoltre, le indagini hanno permesso di documentare che, in una circostanza, il suddetto Marco Sterlicchio, al fine di garantire il profitto dell’usura in atto, ha minacciato una delle vittime di gravi ritorsioni personali, riferendosi anche al possibile intervento di appartenente alla famosa famiglia Casamonica Malavit per la raccolta di denaro.