Roma: Conte se i conti non tornano

    Nel momento della difficoltà che è seguito al fischio finale della partita contro il Genoa, molti tifosi della Roma lo avranno pensato. La soluzione è Conte. Anche se diverse altre volte, nel passato, al ruolo di allenatore erano state affidate, in casa Roma, fin troppe speranze di riscatto e di rinascita o ricostruzione, appare quantomeno credibile come la figura di questo allenatore, in questa fase storica e con questi attuali presupposti, nei quali la Roma annega nel limbo di un guado dal quale non riesce a tirarsi su per lo scatto finale verso quel novero dei top club a cui mira almeno concettualmente, rappresenti davvero il salvagente decisivo attorno a cui provare le sbracciate decisive per spingersi là dove l’attuale marea non permette.

    Roma: Conte se i conti non tornano. Il Genoa ferma i giallorossi sul pari e la Champions si allontana

    Il pareggio con il Genoa sa quasi di fine dei sogno, anche se la matematica ancora non condanna la Roma ad uscire di scena, per un anno almeno, dalla Champions: ecco perché in casa Roma non si pensa che al futuro carico di ambizioni legate alla figura vincente e adrenalinica di Antonio Conte. L’ex tecnico di Juve, nazionale italiana e Chelsea resta per molti la chiave di volta per una ricostruzione compiuta e proiettata verso l’alto poiché, almeno sulla carta, indicherebbe come la dirigenza della Roma abbia inteso voler alzare l’asticella della competitività, andando a cercare un top coach (con tutto il rispetto dei predecessori) il cui background e il cui Curriculm Vitae calcistico suggerisce una certa abitudine alla vittoria. Alcuni, considerato il passato Juventino di Conte, si lamentano. Altri vedono in quel passato invece il vero pericolo: che diventi presente e futuro, e Conte torni in bianconero. In queste ore, forse giorni, la verità inizierà a venire fuori con maggior consistenza.