Sagoma di Salvini a Roma: provocazione di street Artist

    Una sagoma di Salvini a Roma e una scatola di pistole finte: nella Capitale arriva la provocazione dello street artist Sirante. Un gesto che farà discutere sicuramente e che, avendo come protagonista Salvini indubbiamente non finirà presto nel dimenticatoio. L’artista di strada (o street artist se si preferisce) Sirante ha scelto Salvini per diffondere la propria vena artistica.
    Qualcuno potrà non aver gradito affatto, altri invece sì, altri ancora si saranno girati dall’altra parte con indifferente cinismo e c’è chi, invece, di sicuro potrebbe averne apprezzato le venature artistiche, oltre che provocatorie. Ma il gesto di Sirante con protagonista Salvini ha già raccolto notorietà. Una sagoma di cartone raffigurante il ministro dell’Interno Matteo Salvini con la felpa della polizia è stata infatti trovata questa mattina presso piazza Vittorio, al centro di Roma. Accanto vi era anche una scatola con delle pistole finte. Sul posto è giunta prontamente la polizia.
    La sagoma è firmata da Sirante, ovvero lo street artist romano che si è fatto notare per “I bari”, una sorta di reinterpretazione in chiave contemporanea e politica del celebre quadro di Caravaggio comparso (e prontamente rimosso) il 13 aprile scorso. Sirante è anche autore di una sagoma di Salvini seduto a terra nell’atto di mendicare con un cartello: “Italiano, 45 anni. Ho perso la mia carità, lucro sui più deboli. Donatemi un po’ della vostra carità”.
    In questo caso quello di piazza Vittorio presso il civico 99 l’artista, è un gesto per polemizzare con la legge sulla legittima difesa: si intravede infatti la sagoma del ministro dell’Interno Matteo Salvini con indosso la felpa della polizia mentre si fa un selfie. Poco distante, c’è una teca con sei pistole finte con un messaggio rivolto alla cittadinanza: “Norme di comportamento in caso di EMERGENZA. Si rende noto a tutti gli utenti che ogni abuso verra’ giustificato e premiato. Non siamo in grado di garantire la tua sicurezza. PROTEGGITI”.